Bè ragazze questa volta incontriamo un vero dominatore, Diego Ruiz “l’uomo oscuro”, l’affascinante ex-torero con una segreta passione per la musica... Io ho già i brividi, soddisferà la nostra immaginazione? Bè vi lascio con l'opinione di Gabriella. Buona lettura
AUTORE: A.I. CUDIL
EDITORE: GIUNTI
GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE
DATA D'USCITA: 09 SETTEMBRE 2015
DATA D'USCITA: 09 SETTEMBRE 2015
Six Senses Series: ANTEPRIMA
1. Solo il tuo sapore 24/09/2014
1.5 Solo un assaggio 13/07/2015
2. Solo la tua voce 09/09/2015
2.5 Solo un sussurro 18/01/2016
1. Solo il tuo sapore 24/09/2014
1.5 Solo un assaggio 13/07/2015
2. Solo la tua voce 09/09/2015
2.5 Solo un sussurro 18/01/2016

Segnato da un passato difficile, che ha lasciato misteriose cicatrici nella sua anima e sul suo corpo scolpito, Diego ha ormai imparato a controllare le emozioni – sue e degli altri – e a dosare sapientemente piacere e dolore. Solo di notte, al pianoforte, si lascia andare ai suoi tormenti e alla sua vera passione, la musica.
L’incontro con la bella Helena, figlia di Madame Colin, aprirà un varco nella sua dura corazza, ma a che prezzo? Può fidarsi di questa donna che gli ha fatto letteralmente perdere la testa?
Quando a pochi giorni dal loro incontro Madame Colin scompare, Helena avrà bisogno di tutto l’aiuto possibile. Ma questa travolgente passione potrà sconfiggere i demoni di Diego? Potrà trasformarsi in un sentimento forte, capace di unire due mondi così lontani?
Quando a pochi giorni dal loro incontro Madame Colin scompare, Helena avrà bisogno di tutto l’aiuto possibile. Ma questa travolgente passione potrà sconfiggere i demoni di Diego? Potrà trasformarsi in un sentimento forte, capace di unire due mondi così lontani?

Ed eccoci al secondo libro della serie Six Senses, qui
si parla della storia del tenebroso Diego Ruiz, ex torero che all'interno della
particolare SPA si occupa di BSDM, lui è un Dominatore dal passato oscuro. E
dei Sensi è la Voce, appassionato di musica e ottimo pianista.
Nel precedente libro: Solo con il tuo sapore ci era stato
presentato di sfuggita, sempre vestito di nero e sempre con l’aria truce
sembrava non sapesse sorridere. Niente di più intrigante. La Cudil mi aveva
fatto venire l’acquolina in bocca. Chi e come avrebbe fatto capitolare il bel
tenebroso?
Su questo la Cudil è bravissima, anche in questo libro getta
degli ami e ora vorrei tanto sapere che ne sarà degli altri gigolò, che farà
ancora credere nell’amore Jonathan, Sylvie riuscirà a guarire dalle sue ferite
e Cedric, il dolce e sensibile Cedric?

Quindi potete immaginare con quanta gioia ho iniziato questo
secondo volume della serie, dopo che il primo mi era sembrato solo un antipasto
ora arrivava il piatto forte.
Inoltre, come sapete, sono una che si affeziona, i
personaggi che mi hanno colpito per me vivono, e questi qui che sembrano una famiglia anomala, immersi nel
lusso, con tanto di “mamma” che li aspetta alzati... sì, vorrei vederli
sistemati.
La Cudil scrive bene, è un po’ acerba ma ci sta, non è
fastidiosa. Ma, secondo me (come al solito, sempre secondo me), le manca un po’
di coraggio.
Sa perfettamente creare le aspettative, sa guarnire
benissimo il piatto, prepara la tavola con grande maestria e l’atmosfera è
magnifica ma poi la pietanza risulta sempre un po’, ma solo un po’, insipida.
Non so spiegarmi meglio perché la mia è più una sensazione
che un dato oggettivo. Mi piacerebbe confrontarmi su questo.
Diego si innamora di Helena, la figlia di Laura, la proprietaria
occulta del Six Senses, la donna che gli aveva fatto battere il cuore ed essere
geloso di Matteo, il primo ad abbandonare la SPA per aprire un ristorante a
Venezia.

Ne vuole fare la sua Schiava e ci sono un sacco di discorsi
sulla Dominazione, sul fatto che in realtà è la donna a prendere il controllo,
ecc, ecc. Un sacco di filosofia del BDSM. Ok, in questi anni, dopo 50 Sfumature
li abbiamo letti mille volte e posso essere anche d’accordo, come sono sempre
d’accordo sul fatto che in camera da
letto due persone consenzienti possono poi fare quello che vogliono. Ma sempre
mi irrita un po’ tutto il “teatro” attorno al Sadomaso. Forse è anche il suo
bello, ma il farsi chiamare “Padrone” o “Signore”, le immancabili lenzuola nere
o le pareti rosso bordeaux mi hanno un po’ annoiato. La richiesta di una
fiducia totale dopo due incontri la trovo un po’ inverosimile.
Che poi nel libro Helena mica si fa fregare così, resiste e
il Diegone si adatta, poi la Cudil non entra troppo nel merito. Lui è presisissimo
e pure lei, tutto il teatrino può pure andare a farsi benedire. Le insegnerà
col tempo, forse, magari, vediamo...
Insomma, il libro è piacevolissimo, tenero, ben scritto, si
legge in un fiato e vorresti sapere anche degli altri, solo che mi sembra che
non si sia voluto affondare il coltello, entrare un po’ di più nei personaggi e
nelle situazioni. È un ottimo prodotto, patinato e raffinato come
l’ambientazione a Parigi e i richiami alla Spagna dei Toreri...
Lo consiglierei? Senz'altro, perché alla fine ti lascia col
sorriso, contenta che ne abbiamo sistemato un altro. Leggerò senz'altro anche
gli altri, ma Cudil: dai, coraggio!


Se ti è piaciuto questo post clicca su
Link d'acquisto Amazon
Grazie per avere letto e commentato la storia di Diego! Terrò conto del consiglio Gabriella ;) A.I. Cudil
RispondiElimina