Salve Readers, la RECENSIONE che vi proponiamo è sul secondo volume della serie "Gli uomini del Nord" dal titolo IL SOVRANO. Parliamo di una serie distopica molto particolare, il primo romanzo ci era davvero piaciuto. Andiamo a scoprire, Enrica, cosa ne pensa di questo secondo.
TITOLO: IL SOVRANO
TITOLO ORIGINALE: THE RULER
SERIE: GLI UOMINI DEL NORD #2
AUTORE: ELIN PEER
EDITORE: QUEEN EDIZIONI
GENERE: FANTASY ROMANCE
DATA DI USCITA: 20 MAGGIO 2021
Categoria: Distopico
Narrazione: prima persona doppio pov
Finale: conclusivo
Finale: conclusivo
Gli uomini del Nord serie:
0. Forbidden letters ♦ Devina & Tyton ♦
1. Il protettore ♦ Christina & Alexander ♦ RECENSIONE
2. Il sovrano ♦ Pearl & Khan ♦ RECENSIONE
3. Il mentore ♦ Kya & Archer ♦
4. The seducer ♦ Athena & Finn ♦
5. The warrior ♦ Laura & Magni ♦
6. The genius ♦ Shelly & Marco ♦
7. The dancer ♦ Willow & Solo ♦
8. The athlete ♦ Emanuela & Hunter ♦
9. The fighter ♦ Dina & Leo ♦
10. The pacifist ♦ Mila & Giona ♦
Quattrocento anni nel futuro: le donne governano il mondo, ma Khan Aurelius, sovrano degli ultimi uomini liberi, è determinato a ottenere il potere che, per secoli, è stato negato al genere maschile.
Essendo in netta minoranza numerica, Khan sa che la sua
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unica possibilità per ottenere il potere è che le donne lo cedano spontaneamente. E visto che ha preso una delle consigliere come ostaggio, il sovrano è sicuro di poter vincere. Dopotutto, lei non è altro che una docile creatura.
La consigliera Pearl ha sacrificato sé stessa per salvare una sacerdotessa innocente. Bloccata nelle Terre del Nord, la sua dolcezza e la sua visione semplice del mondo non sembrano impressionare Khan, che cerca di spingerla a vedere le cose a modo suo.
Quella tra i due scaltri leader si rivelerà essere una battaglia di parole e potere. Riuscirà Pearl a portare una nuova visione democratica tra i primitivi Nuomini, o sarà Khan a corromperla con il suo fascino?
Lessi questo libro il minuto dopo aver finito il primo volume della serie. Elin Peer sa sicuramente come fidelizzare il lettore: accenna la storia successiva e i suoi protagonisti con efficacia e non abbandona i personaggi. Infatti, qui troveremo ancora Boulder, Christina e Kya, quest'ultima pronta per essere catapultata come protagonista nel terzo volume. Insomma, è molto difficile uscire dalle grinfie di questa scrittrice che ha creato un mondo distopico davvero interessante, non affatto scontato, ma soprattutto ricco di spunti di riflessione quanto mai attuali.

Il tema centrale è la diversità tra uomo e donna con tutte le conseguenze del caso. Mai come oggi infatti, parlare di questo argomento è come camminare sulle uova: come ti muovi fai danno. Un'eccessiva deriva femminista, a mio parere, ha portato a far sembrare il principe di Biancaneve un bruto ruba-baci o una giornalista a declinare l'invito in una trasmissione perché contemplava solo ospiti uomini. Io che vedo l'atro come persona, non uomo o donna, ammetto di fare molta fatica ad affrontare l'argomento senza spazientirmi davanti a prese di posizione per me radicali.
Consiglio infatti la lettura di questa serie proprio per conferire un po' di leggerezza, che non è superficialità, come diceva Calvino, ma planare sulle cose dall'alto, e in questo caso dall'alto dell'intelligenza, humor e buonsenso, con cui l'autrice affronta questo spinoso argomento.
Nel secondo volume di questa godibilissima serie, scendono in campo il re e la regina se dovessimo paragonare la loro relazione a una partita di scacchi, perché in effetti, quello che metteranno in scena Khan e Pearl sarà proprio uno sfiancante duello all'ultimo gioco mentale... ma non solo. Due menti affilate, fiere, inizialmente arroccate sulle loro idee formate da anni di pregiudizi e false credenze, che col tempo, il dialogo e l'imprescindibile aiuto degli ormoni, si scioglieranno come neve al sole per fare spazio a una realtà, che mai come oggi dimentichiamo: uomini e donne sono diversi, ma esseri umani che condividono la stessa Terra, sono inevitabili le incomprensioni, gli attriti, ma la forza di attrazione, quando è potente, non si può evitare, quindi non rimane altro che riuscire a gestire mente e corpo in un sano equilibrio.
Sarà proprio nel momento in cui Pearl "cederà" alla volontà e al desiderio di Khan che si sentirà libera e viva per la prima volta, e quando Khan accetterà la sua parte più fragile, che erroneamente si definisce "femminile" o "debole", diventerà un uomo migliore. Il maschile e il femminile fusi insieme, si completano, si esaltano a vicenda e si migliorano. Inevitabilmente il loro stile di leadership è diametralmente opposto: lui è l'unico e indiscusso capo delle Terre del Nord e governa tutti i suoi uomini, lei fa invece parte di un Consiglio di donne che governano democraticamente, ma è solo con il confronto e lo scambio tra i due che si ottiene il miglior risultato.
Scopriamo leggendo che sentimenti come la rabbia, considerata negativa e tipicamente maschile, può invece essere una risorsa utile a combattere le ingiustizie, tutto sta a come la si percepisce o se la si guarda con le lenti dell'ideologia femminista o maschilista. Così anche la fragilità, tipicamente considerata femminile e negativa, può invece assumere significati alternativi. C'è una cosa certamente negativa da qualsiasi parte la si guardi: il pregiudizio, l'assolutismo applicato alle ideologie, ma soprattutto l'assenza di conoscenza. Infatti è solo quando gli uomini del Nord e le donne della Motherland si incontrano, scontrano e conoscono, che cominciano a capire, a realizzare che i racconti a cui hanno creduto sono falsi, e finalmente possono formarsi un'idea dell'altro vera e indipendente.
Elin Peer ci ha brillantemente dimostrato che leggendo un distopico-erotico (se così si può definire) si può fare una seria e profonda riflessione sociologica!
Quindi se vi vedranno leggere questo libro che ha sulla cover un manzo di notevoli proporzioni, potrete tranquillamente dire che state leggendo un saggio sul femminismo/maschilismo tossico con riflessioni sullo stile di governance democratica o autocratica.
Figo, vero?
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