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venerdì 10 aprile 2020

Recensione: THE RED "The Gowicks Series #1" di TIFFANY REISZ


Salve readers, oggi ENRICA ci parlerà nella sua 🆁🅴🅲🅴🅽🆂🅸🅾🅽🅴 di un libro molto atteso, The Red, primo volume della  The Gowicks Series scritto dalla bravissima Tiffany Reisz
Andiamo a scoprire subito cosa ne pensa.

TITOLO: THE RED  Link Amazon

TITOLO ORIGINALE: THE RED

SERIE: THE RED #1

AUTRICE: TIFFANY REISZ

EDITORE: HOPE EDIZIONI

GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE

DATA D'USCITA: 3 APRILE 2020

Categoria: Erotico - BDSM - Paranormal 
Narrazione: Terza persona 
Finale: conclusivo

The Gowicks Series
1. The Red  
2. The Rose
Non fare mai promesse che non intendi mantenere…
Mona Lisa St. James ha fatto una promessa solenne: salvare The Red, la galleria d’arte di sua madre, a qualsiasi costo.
Purtroppo, il nome della galleria non potrebbe essere più appropriato, non solo perché è dipinta di rosso, ma perché è in rosso. 
Mona sa di non avere altra scelta che venderla, almeno fino a quando, dopo l’orario di chiusura, un uomo misterioso non fa il suo ingresso. Si tratta di un bellissimo inglese, estremamente seducente, che fa a Mona un’offerta che non può rifiutare: salverà The Red se lei acconsentirà a sottomettersi sessualmente a lui, per un anno.
Di certo, la madre di Mona non avrebbe voluto che lei si vendesse a un estraneo, però, la ragazza è intenzionata a fare qualunque cosa per mantenere la sua promessa...
Non è mai facile per me affrontare una recensione lucida e obiettiva di un'opera di Tiffany Reisz, perchè sono totalmente affascinata dalle storie che ogni volta riesce ad architettare e soprattutto dalla sua straordinaria scrittura. Tendenzialmente quindi, nei suoi confronti tendo a essere piuttosto acritica.



Con questo libro però devo ammettere che è stata una storia d'amore partita a rilento, interrotta e poi ripresa, conclusasi poi felicemente, ma a differenza delle altre volte non è stato colpo di fulmine (come lo è per The Priest, il nono libro appena uscito della serie Peccato Originale).
Cominciai a leggere The Red in lingua originale appena uscì, come faccio sempre, impaziente e piena di aspettative, ma lo abbandonai dopo alcuni capitoli, per poi riprenderlo adesso che è uscita la traduzione italiana. E ne sono contenta.
Inutile dire che ho trovato la trama subito accattivante e soprattutto originale e di classe. Come al solito non la riassumo, per quello rimando alla sinossi, anche perché, più che mai in questa occasione, rivelare qualcosa della trama sarebbe rovinare la lettura.
Mona Lisa St. James si trova ad affrontare difficoltà economiche enormi per riuscire a tenere aperta la sua galleria d'arte. Le ultime parole della madre morente non le permettono di mollare: "Fai tutto quello che devi, ma salva The Red."
E Mona lo farà, lo farà in tutti i modi possibili, quei modi a cui Tiffany Reisz ci ha abituato, quei modi che richiedono una mente spalancata per digerirli e metabolizzarli, quei modi che se non fosse stato per il contesto assolutamente originale che mi ha inchiodato alle pagine e la classe di cui Tiffany è capace, non solo non avrei mai deciso di leggere, ma mi avrebbe fatto riassumere il libro in poche parole del tipo: ok, un erotico pesante, che forse forse si potrebbe definire un porno scritto bene! 
Ma. Ma con Tiffany Reisz c'è sempre un ma. 
In aiuto a Mona arriva un misterioso sconosciuto, Malcolm, che per una valanga di soldi chiede all'attraente padrona della galleria di concedersi a lui per un anno, lasciandogli carta bianca e le ordina di volta in volta di inscenare l'immagine di un quadro famoso. 
Fino a metà libro ho sinceramente pensato che, pur trovando ottima l'idea, fosse semplicemente un espediente furbo per descrivere in maniera colta una carrellata di scene erotiche a tinte forti. Che poi a rifletterci a freddo non è neppure da Tiffany fare una roba del genere, perché in fin dei conti lei se ne fotte alquanto (più dei suoi personaggi) di dover giustificare un eroticone se le va di scriverlo.



Il fatto è che la storia, o per lo meno le trame raffinate a cui lei ci aveva abituato, non decolla se non dopo oltre la metà del libro. Anche l'indagine psicologica e la caratterizzazione dei personaggi, che lei magistralmente padroneggia, non mi convinceva. Soprattutto il personaggio maschile, Malcolm, ha del potenziale immenso, ma trovavo che l'autrice non gli rendesse giustizia, lo delineasse solo superficialmente, anche se devo ammettere che forse non poteva fare diversamente, e successivamente ho capito, perché nei capitoli finali tutto comincia a prendere forma. Tutto ha un senso, tutto torna. La Reisz ti porta esattamente dove vuole, ti fa credere una cosa fin dall'inizio, poi ti fa dubitare, poi tra le righe ti fa sospettare, poi ti trascina in un mondo onirico e alla fine pensi che in un modo o nell'altro porta sempre a casa il risultato. Che, per me, è quello di andare subito a spulciare il secondo libro della serie, The Rose, anche questo ricco di riferimenti colti e a cavallo tra sogno e realtà. 
Non è un libro corposo, diciamo una novella lunga e quindi va presa come tale e trattandosi della scrittrice più talentuosa incontrata negli ultimi anni, direi che vale sempre la pena leggerla.

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1 commento:

  1. Bellissima recensione, scritta davvero bene, mi avete incuriosita! Francesca, blogger

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