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venerdì 11 settembre 2020

Recensione: LA MODISTA DI BOMBAY "Amori di fine secolo Series #2" di ESTELLE HUNT


Salve Readers, la RECENSIONE che vi proponiamo è in anteprima, il libro è USCITO proprio OGGI. 
Il romanzo edito da Hope Edizioni e scritto da Estelle Hunt è il secondo volume della serie Amori di fine secolo un Historical Romance che ci narra le vicende di Kathleen & Adrian

Andiamo subito a scoprire cosa ne pensa Francesca che ha letto il libro per noi.

TITOLO: LA MODISTA DI BOMBAY

SERIE: AMORI DI FINE SECOLO #2

AUTRICE: ESTELLE HUNT

EDITORE: HOPE EDIZIONI

GENERE: HISTORICAL ROMANCE

DATA D'USCITA: 11 SETTEMBRE 2020

Categoria: Storico
Narrazione: Terza persona
Finale: conclusivo

Amori di fine secolo Series
1. Emmeline ♦ Emmeline & Julien ♦   RECENSIONE
2. La modista di Bombey ♦ Kathleen & Adrian ♦ 

India, Bombay, 24 ottobre 1892
Il monsone si sta ritirando, quando il piroscafo Osiris attracca al porto di Bombay.
Insieme a mercanti, cartografi, militari e gentildonne inglesi, ne discende una giovane vedova proveniente da Liverpool. Sguardo fiero e maniere raffinate, Kathleen Allelby ha attraversato il mare per realizzare il sogno di aprire una boutique nella città indiana. Non tutto ciò che afferma, però, corrisponde al vero. Il suo passato è segnato da violenza e abusi, per questo motivo ha intrapreso un viaggio che mettesse più distanza possibile tra lei e l’Inghilterra. Desidera solo poter ricominciare da capo ed essere libera, ma, quando proprio il passato la raggiunge in quell’angolo d’Impero, si convince che per lei non potrà mai esserci alcuna possibilità di riscatto.
Per il capitano Adrian Hayter, l’Esercito è la vita. Crede nella Patria, nell’Onore e nella Disciplina. Figlio di un eroe di guerra, ha lavorato duramente per ottenere rispetto e ubbidienza. Tuttavia, le sue origini sono da sempre oggetto di indiscrezioni e maldicenze, ed è quindi imperativo per lui agire con prudenza, affinché nulla possa macchiare la sua reputazione. Incontrare a Bombay l’unica donna che desidera, ma che non può avere, costituisce una tentazione contro la quale sarà costretto a combattere.
Le regole della società li dividono, ma a unirli è un sentimento capace di mettere in discussione ogni loro certezza. Tra i colori e i profumi dell’India coloniale, un uomo e una donna rivendicano il loro diritto di vivere.
Ma tutto ha un prezzo, anche l’amore.
La modista di Bombay è il secondo volume della serie “Amori di fine secolo“, ha un collegamento con il libro Emmeline il primo della serie, ma tranquille perché sono tutti auto conclusivi.



Siamo a fine ‘800 e la giovane Kathleen Allelby è rimasta sola dopo la morte dei genitori, così si trova costretta a trasferirsi dalla campagna a Londra. È una ragazza di ventitré anni che però per ingenuità e freschezza ne dimostra meno, infatti proprio per inesperienza si trova coinvolta in una serie di sventure già al suo arrivo alla stazione londinese, vittima di soprusi, cattiveria e violenza. La prima parte del libro mi ha colpito molto, l’autrice è brava con i particolari degli eventi, senza dilungarsi troppo riesce a toccare le corde della sensibilità del lettore, tanto che la piccola Katie mi ha conquistata.
Da una situazione di disagio, Katie viene salvata da un uomo, e immaginate lo stupore di ritrovare il Marchese di Newbury, Julian Severn colui che ha animato i nostri cuori con la travagliata storia di amore con Emmeline. Lui, che ancora patisce per le scelte prese dalla sua famiglia, che vive in un purgatorio con la moglie, appena vede Kathleen con la sua bellezza e la sua somiglianza con Em, decide di volerla tutta per sé. Ma da quel momento Katie più che una liberazione acquista una gabbia dorata, quella che Julian le costruisce intorno, come una cornice di ricordi perché per lui, lei è la donna che incarna Emmeline. Kathleen si trova a vivere una vita vuota, a desiderare attenzione per sconfiggere la solitudine, a non vedere più un futuro. La solitudine e la tristezza le entrano sotto pelle, Estelle Hunt è bravissima a creare una scenografia intorno ai suoi personaggi che permette al lettore di capire i loro stati d’animo.
Nei salotti di Londra e a un ricevimento appare un personaggio maschile dall’aspetto misterioso, un uomo che attira l’attenzione di tutti con i suoi racconti sulle sconosciute terre delle Indie, è il capitano dell’esercito Adrian Hayter. Anche Katie resta affascinata da questo uomo dall’aspetto mascolino ed enigmatico, tanto da sentire di essere al sicuro vicino a lui, ma il suo destino è stato deciso dagli eventi passati, soprattutto non ha la libertà di scegliere nulla. 

L’amore ha le sue ragioni che la ragione non può capire.
Il periodo di soggiorno a Londra rappresenta solo la prima parte del libro: un giorno la porta della gabbia dorata di Katie resta aperta e così inizia la seconda parte, quella che ispira il titolo del libro (veramente affascinante) La modista di Bombay. Inizia il viaggio della protagonista nell’esotica India. 
Kathleen è cambiata tantissimo, le brutture che ha subito a Londra l’hanno trasformata nel profondo, tanto che questa donna sola si arma di tutto il suo coraggio e sfida il mare, la società che la vorrebbe fragile e dipendente e il destino che le è stato avverso rendendola una donna forte, ostinata, generosa e sensuale. 
Durante questo viaggio incontra di nuovo il capitano Hayter e l’attrazione fisica è palpabile, le emozione sono così vibranti che in un batter d’occhio ci troveremo nella colorata Bombay, ammaliati dai profumi e colori esotici di questi luoghi. 
Anche il capitano ha dei segreti, delle origini discutibili, una donna che lo attende e un onore da difendere. Adrian ha sempre cercato di mantenere intatta la devozione all’esercito, l’onore per il suo grado in comando, è un uomo che porta i segni di un passato difficile, di un amore calpestato, di una discendenza meticcia. Queste due anime vivono nella stessa città senza aversi, si sfiorano e si sussurrano parole all’orecchio, si guardano e capiscono, ma restano nei loro confini. La libertà di Katie e l’onore di Adrian. Tutto lo scenario è arricchito dalla sensualità che loro generano quando sono vicini e dai personaggi intorno.

Sei un angelo Katie. Un angelo fatto di carne e bellezza. 
È bello vedere l’intreccio di questa trama, per nulla banale, che tocca tanti avvenimenti, luoghi e avventure, che fa vivere tante emozioni contrastanti, fino a desiderare di vedere la luce in fondo al tunnel. 
Non vi svelo altro, vi lascio con l’ansia di scoprire tutto come ho fatto io, assimilando le emozioni, ascoltando i rumori delle città, gli odori esotici di Bombay e i colori dei bazar. Si susseguono tanti personaggi sia nel periodo londinese sia in quello nelle Indie, ognuno avrà un ruolo fondamentale nella crescita e sopravvivenza della giovane Kathleen, così come gli usi e costumi inglesi continuano a tenere le redini dei comportamenti nelle colonie. Un libro ricco e accattivante che vi invito a leggere, una storia che soddisfa tutti i canoni del romance storico.
Vi confesso che ora ho voglia di rileggere Emmeline che avevo letto in versione self quindi circa quattro anni fa.



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