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sabato 6 giugno 2020

Recensione: UN AMORE VIRTUALE di TRACIE PODGER


Salve reader, oggi Sabrina ci parlerà, nella sua 🆁🅴🅲🅴🅽🆂🅸🅾🅽🅴,  di un libro di recente uscita. 
Uno stand alone scritto da un'autrice esordiente in Italia, Tracie Podger, ed edito da Hope Edizioni. 
Andiamo a scoprire qualcosa di più su questo romanzo.

TITOLO: UN AMORE VIRTUALE Link Amazon

TITOLO ORIGINALE: A VIRTUAL AFFAIR

AUTRICE: TRACIE PODGER

EDITORE: HOPE EDIZIONI

GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE

DATA D'USCITA: 2 GIUGNO 2020

Categoria: second chance
Narrazione: prima persona, POV femminile
Finale: conclusivo

Sai che odore ha la speranza?
È una combinazione di mare, alghe e aria salmastra. E di sabbia bagnata in un giorno d’inverno.
Jayne ha quarantacinque anni quando vive il momento più bello e più brutto della sua esistenza.
Si è innamorata pazzamente e ha perso tutto da un giorno all’altro.
Ma non importa quanto la vita diventi dura, quanto tu sia caduto in basso e quanto oscuro possa essere il tunnel nel quale sei finito, perché c’è sempre un barlume di speranza.
Dalla sua casa dei sogni nel Kent, passando per il manicomio, per giungere in un cottage in Cornovaglia, Jane affronta un viaggio destinato a ferirla, a distruggerla e, infine, a guarirla.
Questa è la storia di una donna alla ricerca di se stessa, per imparare ad amarsi di nuovo.

Tracie Podger ci consegna un contemporary romance emotivamente importante, preparate i fazzoletti, con Jayne le lacrime saranno un fiume in piena.


Jayne è una donna all'alba dei 45 anni e proprio per il suo compleanno la sua eterna amica Carla le regala un viaggio niente poco di meno che alle Maldive, lontano dalla fredda Inghilterra, dal gelido e arrogante marito e da un matrimonio che è sull'orlo del divorzio. 
Jayne è reticente perché è sempre rimasta nella sua comfort zone di casalinga servizievole e mamma apprensiva che negli anni l'hanno portata a reprimere la sua personalità e ad annientarsi quasi totalmente ma questa volta decide di fare il salto. 
Alle Maldive un resort lussuoso permetterà alle due amiche di divertirsi e di ritrovare la loro innegabile complicità, saranno spesso in compagnia di due ragazzi danesi che senza essere troppo invadenti riusciranno a far passare alle due donne parecchie ore spensierate insieme. 
Jayne è colpita dalla bellezza di Stefan, quegli occhi azzurri penetranti e quei capelli biondi arruffati risvegliano in lei istinti e desideri ormai sopiti dopo anni di allontanamento da un marito che perfino il giorno del matrimonio aveva preferito guardare da un'altra parte piuttosto che adularla e stringerla tra le braccia.
'Faceva qualcosa a cui non ero abituata: mi ascoltava.'
Il ritorno è come una doccia fredda per Jayne, nonostante la vacanza e il cambiamento che ne è conseguito e una voglia irrefrenabile di prendere il coraggio a piene mani e porre fine a quello scempio di matrimonio, tutta una serie di eventi la renderà ancora una volta disarmata e piena di vulnerabilità. 
Le mail che inizia a scambiarsi con Stefan sono un'oasi di felicità ma lei vorrebbe di più e quando decide di forzare un po' la mano e di flirtare spudoratamente con il bel danese le mail iniziano a diradarsi e Jayne si ritrova a un passo dal baratro. 
'Non sapevo cosa mi fosse rimasto da offrire. Il mio cuore era ancora così pieno di lividi.' 
Non conoscevo l'autrice ma è riuscita con le parole e il susseguirsi di eventi a catapultarmi direttamente dentro Jayne, l'empatia che ho provato per la protagonista è stata unica e veramente non mi era mai successo in modo così intenso. Ho pianto così tanto che al 50% del libro pensavo non potesse più succedere niente, invece... 
Mi mangiavo letteralmente le pagine aspettando quelle mail, quelle risposte e avevo paura, paura di soffrire ancora ma il desiderio di meravigliarmi era più forte e anche se i momenti di speranza e di sollievo erano pochi, ne valevano veramente la pena. 
Questo libro non è solo lacrime e dolore, ci sono momenti di enorme spensieratezza dove ho riso come una matta, come il momento della dolorosissima ceretta brasiliana e momenti di pura euforia quando la protagonista si ritrova ad sentire di avere un cuore che batte ancora con l'emozione del primo appuntamento, con il destino. 
Sono tante le persone che porterò nel cuore dopo la lettura di questa piccola perla, i genitori di Jayne, londinesi di origini umili e così amorevoli, l'amica Carla che accompagna la sua amica di infanzia dal baratro alla salvezza passando dalla paura, spronandola e non lasciandola mai indietro. E che dire di Dini, abbreviativo di Houdini, il mastino napoletano che Jayne aveva salvato e contro il parere del marito aveva tenuto, beh è indubbio che un cane sappia essere fedele e possa salvare un uomo ma con Jayne ha compiuto un miracolo.
Devo purtroppo parlare del marito fedifrago e senza cuore di Jayne, l'insulso Michael che non solo si fa odiare dal lettore ma ho perso il conto di quante volte mi abbia fatto ricredere su quanto in basso potesse ancora scendere, l'avrei ucciso mille volte e non sarebbe mai bastato. 
I figli, invece, Ben e Casey mi hanno fatto vivere emozioni contrastanti, se il primo era la copia della madre, il suo sostegno e la sua forza la sorella ha rappresentato la sua nemesi, fredda e così lontana, la fotocopia del padre ma una madre non può permettersi di scegliere e con lettere, telefonate e suppliche riusciva sempre ad avere una parvenza di connessione con lei.


E dulcis in fundo abbiamo Stefan che ha rubato un pezzo del mio cuore, anche per lui durante la lettura del libro sono stata altalenante nei giudizi e nella comprensione dei suoi gesti, i suoi silenzi, il suo rincorrere Jayne, il volerla, il grande rispetto nei suoi riguardi per non parlare del metterla sempre a suo agio. La sua seconda occasione quando pensava di avere il cuore blindato da ormai troppi anni. Un angelo d'argento, un regalo così inaspettato in quel cottage in Cornovaglia testimone di notti eterne, di una passione irrefrenabile e di una chimica innegabile.
E le tre parole in danese pronunciate da Jayne che gli avevano provocato lacrime di gioia, il ti amo più dolce del mondo.
«Jeg elsker dig.» 
Grazie Tracie, dalle tue parole nei ringraziamenti si percepisce quanto di tuo ci sia in questa storia, la depressione e addirittura la vita in manicomio sono esperienze al limite che nessuno vorrebbe vivere, grazie per averci dato questa storia, non la dimenticherò tanto facilmente.

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