Eccomi di nuovo qui ragazze, dopo "Luce dalle tenebre" ecco anche "Le regole del gioco" e che gioco. Pronte a farvi divorare da sensazioni ed emozioni forti e in netto contrasto tra loro? Allora vi lascio la mia recensione e vi auguro buona lettura.
TITOLO: ALAKIM, LE REGOLE DEL GIOCO
AUTRICE: ANNA CHILLON
EDITORE: SELF PUBLISHING
GENERE: URBAN FANTASY
SERIE ALAKIM ANTEPRIMA SERIE QUI
1. Alakim, Luce dalle Tenebre RECENSIONE QUI 3 Febbraio 2015
2. Alakim, Le Regole del Gioco 27 Settembre 2015
SERIE ALAKIM ANTEPRIMA SERIE QUI
1. Alakim, Luce dalle Tenebre RECENSIONE QUI 3 Febbraio 2015
2. Alakim, Le Regole del Gioco 27 Settembre 2015
TRAMA
In viaggio per inseguire una speranza, in gioco per recuperare ciò che è andato perso,insieme per non perdersi nell'oscurità. Lontano. Solo.
Libero di accantonare quel poco di umanità rimasta, Alakim terrorizza le notti parigine dando sfogo alla parte più oscura di sé. È in queste condizioni che s’imbatte in un un uomo dalle grandi risorse ed empia inventiva, il cui potere cela azioni criminali. Alakim resta perciò a Parigi, lungi dall’idea di far ritorno e ignaro di chi, per amore o per vendetta, si è già messo sulle sue tracce. Per trovarlo, Nicole e Muriel hanno infatti deciso di intraprendere un viaggio che li costringe a mettersi in gioco nel più esplicito dei modi.
Scelte difficili e persone senza scrupoli ostacoleranno il loro cammino, ma ciò che conta è trovare Alakim per essere uniti ancora una volta nel tentare l’impossibile, scommettendo ancora tutto in nome di un’amicizia.
Lotteranno, cederanno alla carne e scenderanno a compromessi con la propria coscienza, per comprendere che, in fin dei conti, il gioco non è soltanto quello che si palesa come tale, ma è la vita stessa, nella quale ogni vittoria non è altro che l’inizio di una nuova avventura.
E chi tira le fila, non sempre ottiene esattamente ciò che vuole.
RECENSIONE:
Avete presente le parole famose del canto terzo della Divina Commedia? "Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'eterno dolore, per me si va tra la perduta gente"
Quando ho iniziato la lettura di questo secondo libro su Alakim, non so per quale motivo, mi sono subito venute in mente.
Sarà l'assonanza che lega questo racconto al mondo oscuro e infernale raccontato nella Divina Commedia o sarà perché nell'intraprendere questa lettura è come se con la mente si entrasse in una dimensione parallela alla nostra, una dimensione tetra e pericolosa.
Ma se avete qualsiasi genere di preconcetto mentale o aspettativa romantica e fiabesca, abbandonatela subito, non è ciò che troverete in queste pagine, e io, che come molti sanno, sono una fautrice del vissero felici e contenti "sempre e comunque" ho dovuto fare un bel percorso introspettivo per poter abbandonare tutte le mie più ferree convinzioni e vivermi questo romanzo in modo sereno e privo di pregiudizi.
Il racconto inizia esattamente nel modo in cui avevamo interrotto il precedente (RECENSIONE QUI), Alakim è scomparso, Nicole e Muriel vivono sempre più a stretto contatto e qualche presenza oscura semina terrore e morte per le strade buie e silenziose.
Alakim è ormai un cane sciolto, libero di esternare la propria natura demoniaca, niente più freni (se mai li avesse avuti), niente inibizioni e soprattutto lontano dall'aura benefica di Nicole si abbandona alle efferatezze più crudeli pur di placare la sua fame di cattiveria e malvagità.
Pur di ritrovarlo, Nicole e Muriel intraprenderanno un viaggio lungo e pericoloso, mettendo a repentaglio la loro stessa vita... e qualche volta persino la virtù.
L'inizio non è dei più rapidi, anzi sicuramente è molto più lento (ma dettagliato) rispetto al primo, in alcuni tratti anche troppo, quasi da risultare pesante, in alcune scene ho avuto qualche difficoltà nel seguire la storia, sicuramente colpa mia dato che non vedevo l'ora di poter leggere del fatidico ricongiungimento...
Con l'avanzare del racconto (lo ammetto, fin quando non è rientrato in scena il duo Nicole Alakim non ero soddisfatta) aumenta la complessità della trama, l'intreccio narrativo è molto articolato, si susseguono personaggi e colpi di scena in un crescendo che ti porta a non staccarti più dal libro.
Sono rare le scrittrici che hanno questa fluidità stilistica, questa capacità di creare storie tanto avvincenti da suscitare forti sentimenti nell'animo di chi legge.
La prima cosa che ho avvertito è stata l'ansia, saranno stati i temi trattati, le crudeltà e in certi tratti alcune scene sessuali a tinte forti, ma il mio cuore veramente accelerava e galoppava in sincrono con la lettura.
La capacità di questa autrice di catturare il lettore, di tenerlo avvinto e di scuoterlo è veramente alta, attraverso i suoi scritti ti si riversa addosso tutto quello che i protagonisti vivono: rabbia, dolore, frustrazione, tormento, eccitazione.
Alakim è Mr 50 sfumature di tenebra, per dirla in parole povere.
In questo secondo capitolo il racconto non ruota più intorno alle vicende di Alakim e Nicole, ma si amplia spostando il focus della narrazione soprattutto su Samshat e la sua morte a cui si aggiungono nuovi retroscena da cardiopalma e sul nuovo rapporto che nasce tra Muriel, Al e Nicole (che confesso ho fatto fatica a digerire, ma taccio per evitare spoileroni).
È la prima volta che non so carpire che impostazione l'autrice voglia dare alla storia d'amore, nel primo libro avevo quasi sperato... In questo ho fatto addirittura gli scongiuri affinché Nicole diventasse qualcosa di veramente essenziale per Al, essenziale oltre l'importanza del suo ruolo intendo, loro per me sono l'emblema dell'eterna diatriba tra il buio e la luce, la cattiveria e il bene, il tormento e la pace, chissà che Nicole non riesca a essere l'àncora che trascinerà lontano Al dalla dannazione eterna...
Mi sono affezionata a questa coppia e anche se Alakim è un sadico bastardo non vorrei che ci fosse qualche cambio di rotta.
Il finale, per concludere, mi ha letteralmente spiazzato, spero vivamente che l'autrice continui questa saga o rischio di strapparmi i capelli, uno alla volta...
Consiglierei sicuramente la lettura di questa saga che è sì Urban fantasy, ma anche qualcosina in più, azzarderei Dark Fantasy.
By Concetta
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