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lunedì 12 giugno 2023

Recensione: KYLER. LA TUA SALVEZZA SARÒ IO "Hades Hangmen Series #2" di TILLIE COLE

Salve readers, oggi Sabrina ci parlerà, nella sua RECENSIONE, di KYLER. LA TUA SALVEZZA SARÒ IO secondo volume della "Hades Hangmen Series" di Tillie Cole edito da Always Publishing. Andiamo a scoprire cosa ne pensa.

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TITOLO: KYLER. LA TUA SALVEZZA SARÒ IO

TITOLO ORIGINALE: 
 HEART RECAPTURED

SERIE: HADES HANGMEN SERIES #2

AUTRICE: TILLIE COLE

EDITORE: ALWAYS PUBLISHING

GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE

DATA D'USCITA: 
26 MAGGIO 2023

Trope: Motorcycle Club - Erotico - Dark - Sette Religiose - Abuso 
Narrazione: Doppio pov prima persona e pov del Profeta Cain
Finale: conclusivo 

Hades Hangmen Series:
1. Stix. Per te solo io ♦ Salomè & Styx ♦ RECENSIONE
2. Kyler. La tua salvezza sarò io ♦ Dalilah & Kyler ♦
3. Souls Unfractured ♦ Maddie & Flame ♦ 
4. Deep Redemption ♦ Cain & Harmony ♦
5. Damnable Grace ♦ Xavier & Phebe ♦
5.5 I Do, Babe ♦ Salomè & Styx ♦
6. Crux Untamed ♦ Elysia & Hush & Cowboy ♦
6.5 Beauty Found ♦ Susan Lee & Tank ♦
7. Darkness Embraced ♦ Adelita & Tanner ♦
8. My Maddie ♦ Maddie & Flame ♦

Un angelo caduto, una tentatrice inviata dal demonio per irretire gli uomini e indurli a soggiacere tra le spire della lussuria. Ecco cosa Delilah è sempre stata convinta di essere nella comune dell’Ordine. La realtà, d’altronde, non ha mai smentito questa terribile verità: la sua bellezza è folgorante e non fa che spingere chiunque a volerla, a desiderarla. Lei è il male personificato, le è stato ripetuto allo sfinimento, e per quanto il Profeta David abbia tentato di salvarla, segregandola con le Maledette alla tenera età di sei anni, per Delilah non esiste redenzione. Questa condanna è destinata a inasprirsi, ora che il suo Profeta è stato ucciso e degli uomini vestiti di pelle l’hanno letteralmente rapita e portata nella bocca dell’Inferno. Kyler Willis è il braccio destro di River “Styx” Nash e il secondo in comando degli Hades Hangmen; consapevole di essere tra gli uomini più feroci al servizio di Ade, è di certo anche il più lucido in fatto di sentimenti: non ne esistono, ad eccezione dell’amicizia e della fratellanza. Eppure, nel momento stesso in cui scorge quella strana pellegrina dai lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri come il cielo, non può fare a meno di vacillare. Perché non ha mai incontrato una donna simile. Né tanto bella, né tanto… folle. Gli è stato intimato di restarle lontano e, nonostante la propensione a seguire gli ordini, questa volta il vicepresidente del club non sembra in grado di obbedire. Malgrado appartengano a due mondi in perenne collisione, Lilah e Ky incominciano a capire che potrebbero trovare la salvezza l’uno nell’altra. Ma mentre loro sono impegnati a scoprire l’amore, pericoli del passato e nemici in cerca di vendetta incombono minacciosi, pronti a privarli di ogni barlume di felicità. Attenzione: questo libro contiene scene esplicite di violenza che possono turbare un pubblico più giovane o impressionabile.
Finalmente è arrivato il secondo volume di questa serie oscura dalla doppia faccia, meravigliosa e struggente quanto terribile e violenta. 
Ancora non mi capacito come l’autrice che ha scritto un best seller che ci ha fatto piangere fiumi di lacrime, sto parlando di Dammi mille baci’ sia stata capace di scrivere una serie così drammatica e cupa. Brava, bravissima e se avevamo conosciuto nel primo capitolo il presidente degli Hades Hangmen, il muto Styx e colei che era fuggita dalla setta religiosa l’Ordine, la Maledetta Mae ora tocca a Kyler e Delilah. Ky è il VP, il vicepresidente e miglior amico del capo mentre lei è un’altra Maledetta che non voleva essere salvata. Andiamo a conoscere la loro turbolenta storia.


Delilah, non è il suo vero nome ma è così che è stata nominata come figlia di Eva, come dannata alla sola età di 6 anni. Nell’età dell’innocenza aveva conosciuto l’abbandono della sua famiglia per entrare a far parte di un mondo fatto di punizioni perché lei è una tentatrice per colpa della sua bellezza. Ora a vent’anni non vuole trovarsi in quel club perduto, dove il diavolo si è impossessato di motociclisti sconci e perversi. La sorella Mae l’aveva portata via dall’Ordine, da quel villaggio ormai distrutto e senza il Profeta David a guidarla si sente persa e smarrita. Per fortuna c’è l’ultima delle Maledette con lei, Maddie che ha sofferto ancora più di lei per colpa del fratello Moses e che proprio non riesce a lasciare la stanza di quel club maledetto.
Lilah come la chiama Ky riesce ad aprirsi, ad uscire dal guscio, a imparare a vivere e a sperare ma il seme della colpa è ben radicato in lei e niente ci prepara a quello che le succederà e a quello che lei stessa causerà nella terribile seconda parte del libro.
‘Avevo ucciso, a sangue freddo, più persone di quelle che riuscissi a ricordare. Avevo riso di fronte alla morte, mi avevano sparato, pugnalato e squarciato… Eppure non avevo mai provato paura come in quel momento, con la ragazza più bella di sempre fra le braccia e il terrore di poterla perdere, di poterla ancora perdere.’
Kyler è il puttaniere degli Hangmen, tra le tante troie che popolano la sede non ha trovato ancora la sua sgualdrina a cui attaccare la patch di sua proprietà sul gilet. Ma non la cerca, memore di quello che gli diceva sempre il padre… le fighe vanno leccate, scopate ma mai adorate non vuole mettere la testa a posto. Rude, volgare, sa di essere bello e con quel suo sguardo malizioso le stende tutte ma quando avrà l’incarico di portare fuori dal club la bionda pellegrina non sarà molto contento. Non ci capisce niente di farneticazioni religiose ma sa che quella ragazza ha sofferto troppo e deve imparare a non chiedere e ad essere libera come un uccellino. Nell’insegnarle la normalità non vedrà l’ora di farla sua, di farle cavalcare la sua Harley rispettando però i suoi tempi, senza sforzarla. Ma la sofferenza per un ragazzo abituato a violenza e spargimento di sangue è inaspettata e quella ragazza gli spezzerà il cuore in mille modi diversi.
‘Pensavo a quel bellissimo uomo protettivo, anche se peccatore, e lo consideravo mio. Si era preso una parte della mia anima corrotta… del mio cuore… e li aveva fatti suoi. Era in ogni mia cellula, nella mia coscienza. Semplicemente, era diventato una parte di me.’
Wow, che viaggio, che patimento ma posso proprio dirlo, ne è valsa la pena. Con questa serie si vivono tutti i tipi di violenze, da quella fisica a quella psicologica e purtroppo anche quella sessuale. Che cosa mi ha colpita e che cosa ha reso questo libro ancora più cupo e oscuro del precedente? Senza ombra di dubbio la protagonista, Delilah è difficile da capire, i suoi meccanismi di difesa e le false convinzioni che la guidano me l’hanno fatta sentire lontana e non l’ho capita. Per una poco credente come me ritrovarsi tra le pagine il fanatismo religioso è di difficile comprensione. L’autrice ha studiato questo terribile fenomeno che purtroppo è ancora presente e non solo in America e tanto di cappello per l’approfondimento fornito.
Che dire di Ky? Mi ha fatto sorridere, l’ho amato e l’ho anche compatito perché come la sottoscritta si è trovato davanti a qualcosa di più grande di lui, di incomprensibile ma l’amore inaspettato per la sua pellegrina spuntata dal Medio Evo, per i suoi vestiti arcaici, alla fine ne varrà la pena.
Ho apprezzato il glossario all’inizio del libro con tutti i termini e le spiegazioni per i due mondi che collidono, motociclisti fuorilegge da una parte e fanatici religiosi dall’altra.
La prima parte è godibile e ti dona speranza, la seconda è pura agonia. Io già non vedo l’ora di leggere la storia di Flame, lo psicopatico dei motociclisti che ama infliggersi ferite con i suoi affilati coltelli, sarà alle prese con l’ultima delle Maledette, la più deviata, Maddie.
Ci sarebbe da dire un sacco di cose sulla trama, sulla setta che non è per niente estinta, su un nuovo gruppo di fuorilegge che minaccia gli Hangmen, i nazisti del Ku Klux Klan ma a voi il piacere e il patimento di questa intensa e indimenticabile lettura.
Una lettura molto hot, il protagonista sprizza lussuria da tutti i pori, per il suo continuo dirty talking per quello che fa sia alle troie del club ma anche alla pudica Delilah.
Lo consiglio solo a un pubblico adulto e a chi non viene urtato da scene di violenza esplicite.
E come recita il motto degli Hangmen…
“Vivi libero. Corri libero. Muori libero!”

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