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lunedì 27 dicembre 2021

Recensione: NON DUBITARE MAI DEL MIO AMORE di EMMA SCOTT


Non dubitare mai del mio amore è uno Young Adult autoconclusivo di recente uscita, edito da Always Publishing e scritto da un'autrice di nostra conoscenza, Emma Scott. Caterina ha letto il libro per noi, andiamo a scoprire cosa ne pensa.

Titolo: NON DUBITARE MAI DEL MIO AMORE

TITOLO ORIGINALE: IN HARMONY

AUTRICE: EMMA SCOTT

EDITORE: ALWAYS PUBLISHING

GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE

DATA D'USCITA: 9 DICEMBRE 2021

AUTOCONCLUSIVO

Categoria: Young Adult - High School - Abuso
Narrazione:  Prima persona, doppio POV
Finale: Conclusivo.

La potente storia di un giovane amore, delicato ed emozionante, che si snoda attraverso un parallelismo con
l’Amleto.

A diciassette anni nella vita di Willow si apre una frattura profonda. Della ragazza estroversa che era non vi è più traccia, al suo posto rimane una giovane smarrita, devastata dallo stress post traumatico di un evento terribile. Quando suo padre sradica la famiglia dal lusso di New York per trascinare tutti nella piccola città di Harmony, nell’Indiana, Willow vede il trasferimento come un’occasione per sfuggire dalla prigione dei suoi segreti. Nel tentativo di sconfiggere l’apatia finisce per partecipare a un’audizione per l’Amleto, nel piccolo teatro cittadino e ottiene il ruolo di Ofelia – una fanciulla consumata dalla follia e dal suo amore per Amleto.
Isaac Pierce è il cattivo ragazzo per definizione, quello che proviene dal lato sbagliato di Harmony: le ragazze vogliono attirare la sua attenzione e i ragazzi lo temono. Il suo talento per la recitazione non fa che acuire il suo fascino. Il palco è l’unico luogo dove Isaac si sente al sicuro dalla realtà difficile che vive a casa sua. Non c’è nulla che desideri più che fuggire a Broadway, o magari a Hollywood.
Nessuno può interpretare il ruolo di Amleto se non lui e, quando il regista lo affianca a Willow per le prove, i due si scontrano, volta dopo volta.
Né Isaac né WIllow sono disposti ad aprire i loro cuori a nessuno. Ma i continui scontri conducono inevitabilmente al crollo, e il crollo porterà alla luce i segreti più dolorosi e nascosti di entrambi, finendo per sancire tra Isaac e Willow un legame d’amore puro. Pian piano scopriranno che le parole della tragedia di Shakespeare rispecchiano perfettamente gli avvenimenti delle loro vite, ma cosa
riserverà ai due innamorati il finale? Dolore e follia, o la guarigione, l’amore, e la strada verso una vita diversa?
Benchè Emma Scott abbia già pubblicato diversi libri in Italia, era la prima volta che la leggevo e a essere sincera ero molto curiosa.
𝑵𝒐𝒏 𝒅𝒖𝒃𝒊𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒎𝒂𝒊 𝒅𝒆𝒍 𝒎𝒊𝒐 𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆 è un racconto molto intenso che ci permetterà di conoscere due personaggi, Willow e Isaac, provati dalle vicende che hanno dovuto affrontare nella loro breve vita e allo stesso tempo di ripercorrere una delle più famose tragedie di Shakespeare, l'Amleto. La Scott, con grande maestria, ci metterà di fronte a delle analogie tra le due storie che lasceranno un ricordo indelebile nel nostro cuore dando speranza, e forse anche voce a chi ha perso la sua.


Willow Holloway era una ragazza felice e popolare, aveva tutto. Tutti i ragazzi volevano stare con lei e tutte le ragazze volevano essere lei. La sua vita a New York City era perfetta. Una ragazza con un futuro luminoso, fino a quando una notte orribile fa svanire completamente la luce, facendola piombare in un buio pesto dove è costretta a procedere a tentoni. Distrutta e smarrita, Willow non riesce più a dormire nel suo letto e nemmeno a guardarsi allo specchio.
Dal momento che si sente come un cadavere che cammina tra i vivi, quando i suoi genitori le dicono che dovrà trasferirsi in una piccola cittadina dell'Indiana a causa del lavoro del padre, nel bel mezzo del suo ultimo anno di liceo, semplicemente la notizia non la tocca.
Arriva ad Harmony dopo aver chiuso tutti i rapporti con le sue vecchie amicizie e con la ferma intenzione di non farsene delle nuove.
Il primo giorno di scuola, Willow incontra il bad boy della scuola. Un ragazzo stupendo che intimidisce tutti, tranne lei. Non riesce a smettere di guardare i suoi occhi, così unici e belli, senza provare un'intensa sensazione di... speranza.
Isaac Pearce ha diciannove anni ed è abituato ad arrangiarsi da quando, in tenera età, ha perso la madre, che l'ha lasciato con un padre ubriacone e violento. L'unica cosa che lo fa andare avanti è il sogno di fuggire da Harmony, diventare un attore così da poter lasciare per sempre la terribile vita a cui è costretto. Isaac infatti trova sollievo da tutte le brutte cose della sua vita solo all'interno del teatro locale. Sul palco, dove può finalmente sfuggire alla propria vita ed essere chiunque desideri. Non pensa ad altro. Ma da quando la nuova studentessa è arrivata nella sua scuola non riesce a togliersela dalla testa.
Isaac e Willow si sentono attratti l'uno dall'altra sin dalla prima volta che si incontrano. Un sentimento di familiarità, poi una feroce amicizia e, infine, un potente amore che salverà entrambi dalle notti buie, solitarie e insonni.
La bellezza di questa storia è nella speranza che infonde. Harmony è il posto che Isaac sta cercando di lasciare e nel quale Willow sta cercando di trovare la sua salvezza. Entrambi i personaggi sono in un labirinto, dal quale tentano di uscire e proprio qui, in questo caos, si incontrano e insieme, meno nella mano cercano di farsi coraggio per lasciarsi finalmente alle spalle tutto il dolore per dirigersi verso un futuro migliore.
Willow cerca disperatamente di affrontare il suo passato ma non ha nessuno con cui confidarsi e trova in Isaac, inaspettatamente, la persona giusta. Lui che ha affrontato una vita difficile dopo la morte di sua madre e che si è chiuso in se stesso stentando anche a parlare se non sul palco mentre recita.
Entrambi hanno perso la loro voce, la vita è stata dura con questi due ragazzi ed entrambi trovano la loro cura nel "recitare", l'unico modo per esprimere tutta la tristezza e l'oscurità che hanno dentro. Perdersi in un personaggio ha dato loro la libertà.
«Tu non puoi perdermi, Isaac» risposi con un filo di voce. «Tu sei il mio finché. Quello che rimette tutto a posto.»
I personaggi secondari sono molto ben caratterizzati, la nuova amica di Willow, Angie è fantastica, così come la madre di Angie, Bonnie, riescono a darle supporto al momento giusto.
I genitori di Willow, svolgono il lavoro che l'autrice ha assegnato loro e sono a dir poco imbarazzanti. L'ottusità che dimostrano nel giudicare le persone esclusivamente in base alla loro posizione nella società e ai soldi che posseggono, ci fa subito capire il perché sia così difficile per Willow confidare il proprio segreto. In realtà i personaggi importanti sono tanti come non menzionare il regista e gestore del teatro, Martin Ford, che tanto supporta prima Isaac e poi anche Willow. Ha un ruolo fondamentale per entrambi, capendoli e aiutandoli senza pressioni, nel giusto modo.


La scrittura della Scott è coinvolgente, vibrante ed emotiva. Lei scrive con il cuore, tanto che questa storia sembra progettata per raggiungere la nostra anima. Sono rimasta affascinata sin da subito dai personaggi, così danneggiati ma allo stesso tempo profondi e seppur giovani, molto maturi. Un plot scritto con cura, ispirato, ricco di grinta e grazia allo stesso tempo. Ne ho adorato ogni minuto. Leggetelo!

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