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mercoledì 9 agosto 2017

Recensione: (NON) TI VOGLIO di CHRISTINA LAUREN



Salve readers, oggi vi proponiamo la RECENSIONE di un libro di non recentissima uscita, scritto da un duo di autrici che amiamo molto: Christina Hobbs e Lauren Billings meglio conosciute con lo pseudonimo di CHRISTINA LAUREN. 
Edito da Leggereditore, Caterina lo ha letto per noi e purtroppo, con lei, pare che qualcosa non abbia funzionato. Andiamo a scoprire le sue impressioni.


TITOLO: (NON) TI VOGLIO

AUTRICE: CHRISTINA LAUREN

EDITORE: LEGGEREDITORE

GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE/OFFICE ROMANCE

DATA D'USCITA: 15 APRILE 2017

AUTOCONCLUSIVO

Nonostante tutte le probabilità fossero contro di loro, dopo un primo imbarazzante incontro a una festa di Halloween organizzata da un amico comune, Carter e Evie si sono immediatamente piaciuti. Nemmeno il fatto di lavorare per agenzie concorrenti di Hollywood è servito a spegnere il fuoco che è divampato tra i due. Ma quando le loro aziende si fondono, ha inizio una spietatissima competizione per occupare la stessa posizione, e quella che sarebbe potuta diventare una meravigliosa storia d’amore si trasforma in una guerra all’ultimo sabotaggio... Per capire il sadico gioco in cui sono invischiati, come ignare pedine mosse dal loro comune capo, Carter dovrà reprimere la sua indole compiacente e Evie mettere da parte la sua sconfinata ambizione chiedendosi entrambi cosa desiderino davvero dalla vita. Riusciranno a ottenere il loro finale da favola hollywoodiano? Oppure andranno incontro a una dramedy di proporzioni epiche? Un romanzo appassionante, divertente e sincero del duo Christina Lauren al top della sua forma.
Sono una grande fan di Christina Lauren, quindi appena questo libro è uscito mi ci sono lanciata a pesce, figurarsi: era anche uno standalone! Ho pensato che era perfetto per i momenti di crisi da lettura... sapete quando tutto sembra piatto e grigio e nessuna lettura vi soddisfa. Non posso quindi essere certa che tutte queste aspettative non abbiano influenzato la mia opinione. Tuttavia l'impressione che ho avuto è che questa volta il fantastico duo di autrici non sia riuscito a creare dei personaggi che coinvolgono emotivamente, le stesse battute, i dialoghi e i dispetti di cui normalmente loro sono maestre, sono come privi di smalto, personalmente mi sono scivolati via senza neanche lasciare l'ombra di un sorriso sul volto. Che delusione!



Carter e Evie si incontrano a una festa in maschera di amici comuni, sono entrambi degli agenti cinematografici e gli unici due single invitati al party. Chiacchierando trovano molte cose in comune, anche per quel che riguarda la loro vita lavorativa, importantissima per entrambi, insieme a una forte attrazione che è evidente da subito. Tuttavia quando le loro società si fondono e scoprono di essere in competizione per lo stesso ruolo, le cose inevitabilmente cambiano. Sono entrambi tipi competitivi e pur cercando di comportarsi da adulti scatta la rivalità. Spesso dovuta a fraintendimenti e giudizi errati dell'uno nei confronti dell'altra. Da qui, hanno inizio una serie di ripicche che dovrebbero essere divertenti, ma che in realtà a me non hanno divertito per nulla. Ho trovato questa cosa stranissima, non mi era mai successo di non trovare spassose le gag ideate da queste autrici nei loro precedenti libri. Sarà stata l'assenza di empatia con i personaggi, tutta la pappardella sugli agenti di Hollywood che mi ha sfinito. Fatto sta che ho provato una gran noia. Voi vi chiederete per quale motivo non abbia mollato la lettura. La risposta è semplice, ero talmente sicura che andando avanti sarebbe uscita la verve di queste due autrici che mi sono costretta a proseguire. Purtroppo ciò non è mai avvenuto.



Molto è incentrato sul sessismo sul luogo di lavoro, che per carità è sacrosanto denunciare, e sulle problematiche inerenti all'essere un agente a Hollywood, e la competizione spesso poco corretta per accaparrarsi clienti. Non dico che tutto ciò sia sbagliato ma su questo libro mi è sembrato che il tutto lasci davvero poco margine per concentrarsi sui personaggi. 
Il tutto era troppo basato sul loro lavoro, tanto che non mi interessava neanche se i due sarebbero finiti insieme oppure no. Incredibile per me. Quindi in un certo senso le autrici sono riuscite a fare un miracolo ugualmente.
Il finale direi alquanto prevedibile, ma non è questo il problema quanto il fatto che ero talmente stremata che probabilmente non ne avrei goduto neanche se fosse stato fantastico.
Personalmente consiglierei qualsiasi cosa della Lauren tranne questo libro, purtroppo non è riuscito a colpire una sola delle mie corde.
Sarei davvero curiosa di sapere se lo leggete cosa ne pensate ;) 

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