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venerdì 9 agosto 2019

FRAMMENTO di ELLIE WADE - Recensione


Salve Readers, oggi Silvia vi parlerà di Frammento, un romanzo autoconclusivo, di recente uscita, propostoci da Hope edizioni, scritto dall'autrice Ellie Wade esordiente in Italia.
Andiamo scoprire qualcosa di più attraverso la sua RECENSIONE.

TITOLO: FRAMMENTO

TITOLO ORIGINALE:  FRAGMENT

AUTORE: ELLIE WADE

EDITORE: HOPE EDIZIONI

GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE

DATA DI USCITA: 12 LUGLIO 2019

AUTOCONCLUSIVO

Categoria:  New Adult - Abuso - emotional 
Narrazione: prima persona doppio pov
Finale: conclusivo
Cosa succede quando qualcosa di terribile riesce a distruggerti? Diventi un frammento di te stessa.
Campbell Stevens è all’ultimo anno di liceo, è sempre stata una studentessa modello ed è sulla strada giusta per realizzare tutti i suoi sogni.
Ma per perdere tutto basta una sera...
Immersa nell’incubo di un’esperienza traumatica che non riesce a superare, Campbell decide di rinunciare all’amore e di vivere da sola e senza coinvolgimenti sentimentali, almeno finché non si imbatte in Deacon Montgomery, un vigile del fuoco di Chicago. Più lei lo respinge, più lui diventa ostinato nel cercare di conquistarla.
La vita ha ridotto a pezzi Campbell, riuscirà Deacon ad aiutarla a rimettere insieme tutti i frammenti? O lei è destinata a restare danneggiata per sempre?
Ho trovato l'uomo perfetto.
Volevo rendervi partecipi.
Sappiate che tutti gli uomini PSEUDOPERFETTI di cui abbiamo letto fino ad ora sono niente, niente rispetto al SUPERFIGOROMANTICOCOMPRENSIVOPAZIENTEALTRUISTASUPERSUPERPOMPIERESPORCOESUDATOCHECUCINAANCHEDADIO Deacon. 
Allora, partiamo dall'inizio. Rosa di libri da scegliere. Neanche finisco di leggere tutti i titoli che il mio occhio si ferma su FRAMMENTO. E chi sono io per sottrarmi al richiamo di un titolo così evocativo, che già mi fa pensare a tutte le tribolazioni del mondo? Chi sono eh? Nessuno! E infatti mi sono buttata a capofitto in questa nuova lettura.



Inizia cinque anni prima del presente. Lei si chiama Campbell, detta Cam, bella, intelligente e giovane e totalmente ignara di tutte le sue potenzialità. Si concede una pausa di primavera in compagnia della sua amica Lexi che le stravolgerà totalmente la vita e quella che farà ritorno da Acapulco non sarà più la ragazza che tutti conoscono. Quel viaggio l'ha incattivita, incupita. Si diploma e parte per Chicago. Ed è qui che la ritroviamo 5 anni dopo. Laureata ma ancora barista nel locale dove lavorava per mantenersi agli studi. E la ritroviamo soprattutto (purtroppo) ancora piena di rabbia e rimorso. Rabbia che rivolge soprattutto verso se stessa perché non è riuscita a superare il trauma di 5 anni prima. È rancorosa e diffidente e mantiene un costante controllo sulla sua vita perché sa (o crede di sapere) che è solo attraverso il totale controllo che può evitare qualsiasi dolorosa variabile. Ha una sola amica (Santa) Claire e nonostante senta ancora sporadicamente la sua vecchia amica Lexi, ha totalmente chiuso i ponti con il passato. Intrattiene relazioni sessuali sotto stretto controllo, senza mai far prendere il sopravvento ai sentimenti, mantenendo i rapporti esclusivamente sul piano fisico. Come qualcuno le farà notare, si limita a esistere ma non vive. Fino a che non incrocia per strada il super super manzo Deacon. E anche lui la nota perché Cam è dannatamente bella. Ma mentre lui resta folgorato dalla ragazza, lei sembra disgustata e terribilmente spaventata dalla visione del ragazzo. Entrambi continuano comunque a pensarsi reciprocamente nonostante le diverse reazioni. Il destino ha però in serbo per loro un secondo incontro e complice Lexi e la sua esuberanza, si ritrovano a intavolare una frequentazione che sconvolge entrambi. E qui Deacon diventa SANTO DEACON perché riesce a essere sempre e perfettamente quello di cui Cam ha bisogno. Sa aspettarla, spronarla, divertirla e sedurla alla perfezione. Lui sa cosa vuole e ne è sicuro. E lui vuole Cam, senza se e senza ma. Per Cam il percorso è più tortuoso. Ritrovare un frammento di quello che era stata è difficile e spaventoso. Ma ce la mette davvero tutta per guadagnarsi la sua felicità. Insomma... d'altronde parliamo di un pompierone di Chicago che si porta sempre dietro la sua muscolosissima squadra...




Scherzi a parte, questo libro tocca tematiche davvero davvero molto delicate, parlandone con molto tatto ma rendendo le situazioni parecchio realistiche. La sua bellezza sta proprio nell'essere il balsamo su quelle ferite, nel farci ricordare che la vita toglie sempre molto per poi darci altro, forse ancora di più. Come dice Cam: "Se la vita fosse accompagnata da una sfera di cristallo, avrei potuto guardare nel mio futuro per evitare tutto quel dolore. Ma avrei scelto di evitarlo, se avessi visto che il dolore, quel cammino di oscurità, mi avrebbe portato dove sono oggi? Non so se lo avrei fatto." 
Certo, è un discorso molto ampio che dà adito alle più diverse interpretazioni però, almeno per la protagonista, tutto quel dolore, tutta quella rabbia si sono poi riversate nella luce e l'hanno portata dove è ora. Alla felicità. Non tutti percorsi sono così ma nel caso di Cam non poteva esserci finale migliore (e io lo volevo assolutamente, porca zozza!)
E niente... mi sto lentamente trasformando in una #SILVIASÌHAPPYENDING

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