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martedì 20 settembre 2016

Recensione: MI MANCHI, TI VOGLIO, TI PERDONO "La trilogia delle bugie #3" di ELISA GENTILE



TITOLO: MI MANCHI, TI VOGLIO, TI PERDONO

SERIE: LA TRILOGIA DELLE BUGIE #3

AUTRICE: ELISA GENTILE

EDITORE: NEWTON COMPTON

GENERE: EROTIC ROMANCE

DATA D'USCITA: 15 SETTEMBRE 2016

La trilogia delle b
ugie   ANTEPRIMA
1. Non meriti un minuto in più del mio amore RECENSIONE 
02/04/2015
2. Ti amo perché sei bugiardo RECENSIONE 
08/10/2015
3. Mi manchi, ti voglio, ti perdono 15/09/2016



«Ho creduto a una bugia troppo grande per essere vera, ho chiuso gli occhi credendo di aver ritrovato un amore perduto, mentre era solo Selvaggia la ragazza di cui avevo bisogno. Se solo fossi stato più attento…». La vita di Jayden è finita quando Monya è rientrata a farne parte. Accecato da quello che credeva amore, ha abbandonato Selvaggia, l’ha umiliata e le ha strappato una figlia. Ora, scoperto l’inganno, non riesce a darsi pace. Quando Selvaggia tenta il suicidio, nel letto d’ospedale in cui è ricoverata, Jayden le parla, dichiarandole che il suo amore è ancora intatto. Ma lei non può sentirlo, è in coma. E quando si risveglierà, cosa deciderà? Forse è troppo tardi per tornare indietro?

Ed eccomi alle prese con la fine di questa storia, ultimo atto per questi personaggi a tratti amati e odiati. Partiamo dall'inizio? Non meriti un minuto in più del mio amore (RECENSIONE) non mi aveva entusiasmato, eppure dovevo continuare quella che credevo sarebbe stata un'agonia, invece con mia grande sorpresa è stato un bellissima scoperta in Ti amo perché sei bugiardo (RECENSIONE), anche se stenderei un velo pietoso sui titoli scelti. Ed ora? Ora quello che segue è il mio pensiero che chiude il cerchio per questi due amanti che tanto hanno fatto arrabbiare e piangere noi lettrici.
Partiamo da un presupposto: leggiamo centinaia di libri inverosimili, surreali, con improbabili protagonisti. Spesso il nostro pensiero è stato "Vabbé, si tratta di un libro, ci stanno tutte quelle cose che esulano dalla vita vera", ma non è, forse, proprio per questo che leggiamo? Per vivere storie e vite che altrimenti non ci apparterrebbero? Io almeno sì, quando leggo cerco di sentire quanto più mio quello che leggo, i pensieri, le sensazioni e le emozioni.
Bene, questo libro purtroppo, o meglio, tutta la trilogia, perché con il capitolo finale si tirano un po' le somme su tutto il percorso, è stato troppo surreale.



Ho impiegato una vita per arrivare all'epilogo, un tempo infinitamente lungo, e non vi nascondo la voglia ogni tanto di saltare a piè pari qualche pagina, perché, purtroppo, lo smalto che aveva contraddistinto la seconda metà del libro precedente qui si è perso. Ho visto un Jayden ridotto a una larva, un uomo che era soltanto l'ombra di se stesso. Senza spina dorsale. Tralasciando i momenti in cui era impotente perché finché lei è stata attaccata a una macchina, poco poteva fare (e anche qui per quanti capitoli a parlare con una donna in coma), anche dopo. Un uomo come lui che per pagine, pagine e pagine non ha fatto altro che chiedere perdono. L'amore, il cambiamento, la devozione (perché questo promettevano le sue parole) partono dai fatti. Superata la metà, ci è voluto un altro buon 10% per assistere a questo clamoroso cambiamento. E allora anche Selvaggia se n'è finalmente accorta.
Non vi svelo nulla di nuovo, già il titolo spoilera alla grande il finale, un finale che purtroppo mi ha lasciato dell'amaro. Non sono madre, non so cosa possa significare una perdita come quella vissuta da Selvaggia, ma credo che se la causa di tutto si può imputare all'uomo che giurò di amarti, ma che con tanta facilità sia stato cieco a tutto quello che è stato, credo allora che non ci sia perdono. Ma questo è quello che penso io. E se l'autrice ha voluto dare un lieto fine a questi personaggi così tormentati, significa che forse davvero l'amore può superare ogni cosa, è forse questo il messaggio che voleva farci arrivare?



Insomma, tirando le somme non mi sento né di bocciare né di osannare questo capitolo conclusivo. Il risultato del mio pensiero è la somma aritmetica dei tre libri. A mio avviso ci sono un po' troppe forzature. Jayden l'ho perdonato? Al 50%, ma deve ancora farne di strada. Selvaggia in tutto questo è il personaggio che più apprezzo: era una bambina, insicura e che non sapeva ciò che voleva, è cresciuta, ha sofferto, ha ceduto, si è rialzata, ha perdonato come solo una donna innamorata può fare, e questo è senza dubbio il punto migliore di tutta la storia.
E allora è da leggere? Per fortuna-purtroppo i libri che arrivano dal self spesso sono solo stilisticamente rivisti, ma la storyline rimane invariata, Buio, Nebbia e Luce hanno avuto il loro tempo, hanno avuto una nuova vita e possono stare sugli scaffali delle nostre librerie. Completare questa lettura è stato doveroso per poter aver una visione globale, ma di sicuro non si tratta qualcosa che mai rileggerò. Una volta basta e avanza.







  

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