Salve, oggi vi proponiamo la recensione in anteprima del terzo capitolo della Out of line trilogy. Ho adorato Carry e Finn, spero piacciano anche a voi ;) Vi lascio con le mie impressioni sul libro.
SERIE: OUT OF LINE TRILOGY #3
AUTORE: JEN McLAUGHLIN
GENERE: NEW ADULT/CONTEMPORARY ROMANCE
CASA EDITRICE: NEWTON COMPTON
DATA D'USCITA: 25 GENNAIO 2016
Serie Out Of Line ANTEPRIMA
1. Fuori Controllo RECENSIONE 20/09/2014
Carrie è felice perché il suo Finn è finalmente tornato da lei, anche se teme che ancora non sia convinto totalmente della loro storia, e che nella sua mente due forze contrastanti si stiano combattendo. Carrie ha capito che Finn sta per crollare e fa di tutto per salvarlo, per ritrovare quell'armonia che avevano un tempo. Perché ora lo ama più che mai, perché parlare di Finn a suo padre è stata la cosa più difficile che Carrie abbia mai fatto in vita sua. Almeno finora... Finn desiderava il meglio per Carrie. Sperava di darle il futuro che una ragazza come lei si merita. Ma ora tutto è andato storto, e nemmeno lui sa più cosa sta cercando veramente. Carrie vuole accanto a sé il Finn di un tempo, ma lui sa di non essere più l'uomo giusto per lei, né per nessun'altra. Adesso deve andare avanti, ma da solo...
Finalmente siamo arrivati alla conclusione della storia di Carrie e Finn. Anche se a dire il vero, in lingua originale, c'è un capitolo successivo, ma sarebbe quello che io chiamo "l'in più".
Abbiamo lasciato Finn nel secondo volume in convalescenza dopo i traumi riportati in missione, e da qui riprendiamo.
Finn dopo la missione e l'agguato non è più lo stesso, tutti i compagni della sua divisione sono morti, lui è l'unico sopravvissuto e questo pensiero non gli dà pace. E' ferito e alle prese con il dolore, sia fisico che mentale, ha continui incubi e flashback nei quali rivive la tragedia. Gli incubi non accennano a lasciarlo e lui sta perdendo il controllo della sua vita. È affetto da PTSD (disturbo postraumatico da stress) e Carrie vuole solo rimanere vicino al suo uomo, ma è difficile riuscire a placare la sua anima tormentata.
È palpabile in questa parte del libro la tensione, l'ansia e la paura che prova Finn e che naturalmente trasmette in alcuni frangenti a Carrie, tutto ciò viene aggravato dal fatto che lui inizia ad abusare di alcool e antidolorifici oltre al continuo controllo del padre che non vede di buon occhio la loro relazione. Tutto questo aggiunge stress a una situazione già al limite.
Finn ha bisogno di Carrie ma allo stesso tempo la respinge a causa della depressione. Si sente inadeguato, in colpa per esser sopravvissuto ai suoi compagni, e pensa che in queste condizioni riuscirà solo a rovinarle la vita. Crede di non essere abbastanza per lei e odia farle del male. Non importa quanto Carrie voglia aiutarlo, finché Finn non riuscirà a uscire da quella zona d'ombra in cui è entrato, lei non potrà fare nulla. Se Finn non riesce ad amare se stesso, come può dimostrare l'amore per Carrie?
Insomma, questa situazione li porta al punto di rottura, a volte l'amore per quanto forte e intenso non basta. Semplicemente non si possono rimettere insieme i pezzi quando questi sono troppi. Finn deve ritrovare se stesso, trovare la speranza, la strada per tornare da lei, e determinare se è degno di un futuro. Carrie lotta per stare con lui, amarlo, e tenerlo. Ma non basta. La morte del padre di Finn è l'ultima goccia e da lì tutto va in frantumi.
Le emozioni che si provano vivendo tutto questo sono tante: frustrazione, rabbia, tristezza, delusione che sono comunque mescolate ad attimi di romanticismo e passione.
Questo libro non è solo una storia d'amore ma anche la storia di un uomo alla ricerca di se stesso. Il tentativo di un uomo di rimettere insieme la sua vita. E' stato difficile, doloroso, straziante, e stimolante.
L'unica cosa che mi trattiene dal dargli il massimo dei voti è che invece non ho digerito il salto temporale che si ha, cioè da quando loro si lasciano a quando lui riprende possesso di se stesso. Quella parte poteva essere veramente molto intensa e invece a mio avviso è stata un po' tirata via, come se si avesse fretta di concludere, dandoci solo delle informazioni spot su quello che Finn o Carrie passano mentre sono separati. Ecco, secondo me qualcosa in più in questa parte avrebbe potuto arricchire ulteriormente l'intensità del romanzo.
Nella parte finale ritroviamo finalmente il vecchio Finn, dolce, romantico ma anche sicuro di sé e dominatore e non possiamo non amarlo. Impossibile. Potrebbe essere tranquillamente utilizzato come la definizione del maschio ideale che ogni donna sogna.
La narrazione mediante i pov (punti di vista) di entrambi i personaggi come sempre aiuta molto ad avvicinarci e a entrare in empatia con loro, e devo dire che la McLaughlin li sa usare e molto bene.
Vorrei spendere due parole su Riley, l'amico di Carrie, che io ho adorato sia in questo libro che nei precedenti, sicuramente un personaggio positivo sfaccettato e che ci potrebbe regalare delle soddisfazioni se la scrittrice lo volesse ;) io la butto lì...
Insomma, facendo il punto della situazione è una trilogia che io assolutamente consiglierei... non si può non conoscere la storia di Finn...
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