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mercoledì 11 novembre 2015

FIDATI DEL MIO AMORE di ALICE VEZZANI


Salve ragazze, stasera ci occupiamo di una scrittrice che in molte amate anzi devo dire amiamo, perchè, anche noi del blog non abbiamo mai beccato la signora Vezzani in fallo. Anche quest'ultimo libro sebbene molto diverso dai sui soliti standard ci ha conquistato. Ma io direi che la cosa migliore è lasciarvi alla recensione per saperne di più.


TITOLO: FIDATI DEL MIO AMORE 

AUTORE: ALICE VEZZANI

GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE

EDITORE: SELF PUBLISHING

AUTOCONCLUSIVO






Giulia ha scoperto nel peggiore dei modi quanto l'amore possa ferire, ha donato il suo cuore a un ragazzo che non lo meritava e la sua anima è rimasta segnata per sempre. Non riesce più a fidarsi di un altro essere umano, anche se sono passati quattro anni e ha incontrato un ragazzo comprensivo come Yago. 
Mentre la crisi economica colpisce la società dove lavora, la storia tra i due inizia in un modo insolito. I sentimenti tra di loro cresceranno sempre di più, ma Giulia non riuscirà mai a crederci fino in fondo, perché Yago è perfetto e le ricorda troppo il padre di sua figlia.
Tra incertezze sentimentali e crisi lavorative, Giulia saprà trovare il giusto equilibrio nella sua vita?








Strano questo libro di Alice Vezzani. Dopo aver letto “Abbracciami” mi aspettavo azione, avventura, colpi di scena, criminalità organizzata e quant’altro. Invece questa volta Alice, dimostrando grande versatilità ha scritto un libro minimalista, che si sviluppa piano, in un crescendo di fatti uno agganciato all’altro in una morbida sequenza. 
Conosciamo i protagonisti da subito e stanno già facendo sesso. 
Sono Fabio e Giulia e una volta tanto non è lui a decidere che si tratta solo di letto ma lei. Gli dedica ogni mercoledì pomeriggio, per quattro ore si incontrano a casa di lui e fanno del sesso magnifico. Poi lei torna dalla figlia di quattro anni.




Giulia è una ragazza madre, abbandonata dal padre della bambina che non l’ha riconosciuta, fa due lavori per poter mantenere la famiglia e godere di una certa autonomia dai genitori che per altro la aiutano tenendole la piccola mentre lavora.
Una vita come tante faticose vite quella di Giulia, se non fosse per i sabato sera dedicati alle amiche e quell’unico pomeriggio tra le braccia di Fabio. 
Il quale Fabio è un rampollo di buona famiglia, fa la bella vita tra sport acquatici e feste e sembra non aver bisogno di altro. 
E se fosse per Giulia potrebbe andare avanti così all’infinito, ha messo tanti paletti così da non rischiare di essere di nuovo delusa dagli uomini e non importa se Fabio sembra essere diverso dall’altro, lei non si fida e stop. Troppo facile la vita di Fabio, lei non se la può permettere e dubita che lui la capisca veramente.


Ecco, questo è un romanzo che parla di fiducia già dal titolo. E della conquista lenta, quasi un’arrampicata sull’Himalaya che Fabio dovrà fare per arrivare alla vetta e avere l’amore di Giulia.
E quell’arrampicata passa per varie fasi: Fabio dovrà trovare una sua collocazione nel mondo del lavoro scoprendone la fatica, gli intrighi e le difficoltà, Giulia dovrà fare i conti con il suo passato, soprattutto dovrà farci pace. 
La crescita di entrambi li porterà a trovarsi. Nel libro ci sono momenti drammatici in cui Fabio scopre un lato di sè che gli fa orrore e ci dovrà fare i conti e in cui Giulia capirà che non tutti gli uomini sono uguali e che ogni tanto per vivere bisogna pure rischiare.


Il libro mi è piaciuto molto, come tutti quelli di Alice Vezzani, merita senz’altro anche una pubblicazione in cartaceo. E’ un libro che pur rimanendo scorrevolissimo – si legge in un fiato – affronta in modo profondo alcune problematiche molto vicine a ognuna di noi. 
Vezzani non è didattica, non dice tutto come una noiosa maestrina, anzi, ci lascia libere di immaginare anche il non detto, che in qualche modo fa riflettere e ci si riconosce in molti aspetti. Giulia è una gran donna, che per sopravvivere al dolore e alla delusione ha dovuto difendere la sua anima mettendo confini ben precisi, ma è anche abbastanza forte da capire quando i paletti del confine vanno spostati o distrutti.
Consigliato? Senz’altro.



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