lunedì 10 gennaio 2022

Recensione: GRIFFIN. La ribellione di una rockstar "Thoughtless Series #5" di S.C. STEPHENS

Salve Readers, oggi Sabrina ci parlerà del quinto e ultimo capitolo della fortunatissima "Thoughtless Series" scritta da S.C. Stephens ed Edita da Always Publishing, dal titolo:  GRIFFIN. La ribellione di una rockstar. Andiamo subito a scoprire cosa ne pensa e a conoscere meglio Griffin e Anna.
TITOLO:  GRIFFIN. La ribellione di una rockstar

TITOLO ORIGINALE: UNTAMED

SERIE: THOUGHTLESS #5

AUTRICE: S.C. STEPHENS

EDITORE: ALWAYS PUBLISHING

GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE

DATA D'USCITA: 7 GENNAIO 2022

Categoria: Music - Ironic - Erotic
Narrazione: Prima Persona, POV maschile
Finale: Conclusivo

Thoughtless series:

  ♦ Kiera & Kellan 
1.   Il frutto proibito 
2.  La prova d'amore 
3.  L'ultima occasione RECENSIONE 
4.  KELLAN KYLE. Storia di un amore proibito 
   ♦ Anna & Griffin 
5. GRIFFIN. La ribellione di una rockstar  

Fino a che punto sei disposto a spingerti per realizzare i tuoi sogni?

Griffin Hancock ha sempre pensato di essere destinato a grandi cose.
La vita, in effetti, non gli ha dato torto: suona il basso nei D-Bags, la rockband più famosa del mondo, possiede una casa da sogno, l’auto più stravagante di Seattle ed è sposato con Anna – la splendida donna dagli occhi verdi che incarna tutte le sue fantasie più sfrenate ed è di gran lunga la cosa migliore che gli sia mai capitata.
Non ha dovuto sforzarsi davvero troppo per ottenere ciò che voleva, perché il successo è sempre stato a portata di mano.
Ma Griffin desidera solo un’altra occasione per dimostrare a tutti che la sua grandezza va ben oltre il successo planetario dei D-Bags. E per farlo basterebbe solo che Kellan, Evan e Matt si facessero da parte, per una volta, lasciandogli il posto che gli spetta al centro del palco, senza offuscare la sua luce abbagliante.
Peccato che gli altri componenti della band non siano d’accordo.
Possibile che siano invidiosi del suo talento? Griffin è sicuro che temano di finire nell’ombra lasciandolo brillare da solo sotto i riflettori. E, anche se i ragazzi sono tutta la sua famiglia, il bassista non ha alcuna intenzione di rimanere in disparte ancora a lungo.
Nonostante Anna continui a ripetergli di avere fiducia nel suo talento, che lo porterà sicuramente a sfondare, Griffin è stufo.
È arrivato il momento di prendersi la gloria con le sue mani. È arrivato il momento di rischiare. Anche se dovesse voler dire mettere a rischio tutto ciò che ha di più caro…

Per chi ha letto la travagliata storia di Kiera e Kellan, il personaggio di Griffin è sicuramente un divertente e bel ricordo. S.C. Stephens ha scritto la sua storia e a noi non resta che leggerla immergendoci nei pensieri e nelle azioni di un uomo sopra le righe con un ego gigantesco, scoprendo il suo percorso tormentato verso la crescita personale e la felicità.


Griffin Hancock è il bassista dei D-Bags, gruppo rock primo in classifica in tutto il mondo e il gruppo è la sua famiglia da tantissimo tempo. Ormai sono tutti abituati alle sue oscenità, alle sue battute sconce e all’imbarazzo che ne consegue, lo sopportano ma si sono dimenticati di supportarlo. Ultimamente è un’anima in pena, vuole di più ed è in pieno delirio di onnipotenza, sente di meritarsi una maggior visibilità se non addirittura uno spazio da prima donna all’interno del gruppo.
La sua vita privata va a gonfie vele: ha una moglie che è una vera e propria compagna di merende e che non si tira mai indietro davanti alle sue richieste sessuali sempre al limite e una figlia di nome Gibson che è tutto il suo mondo e un altro bebè in arrivo di cui non sa ancora il sesso. Ma quella sua inarrestabile mania di grandezza è sempre lì pronta a farlo andare oltre, a mettere in discussione tutto il suo mondo e proprio quella mania lo porterà in caduta libera nel baratro della sua superficialità, facendogli perdere tutto. E più sei in alto più la caduta fa male e sarà dolorosa ma propedeutica alla sua difficile risalita.
‘Detestavo quel tipo di occhiata. Mi faceva sentire stupido, e io non ero stupido. Ero sveglio. Avevo intelligenza, capacità e bell’aspetto. Ero un pacchetto completo... grandezza al cubo.’
Adoro la scrittura della Stephens, non pensavo sarebbe riuscita a rendere così vero un personaggio grottesco come Griffin. I suoi pensieri e le sue azioni sono deliziosamente imbarazzanti, mi sono ritrovata così tante volte a ridere e a vergognarmi per lui, per le sue innumerevoli brutte figure. Ed è stupefacente come la moglie Anna lo supporti sempre, spalleggiandolo anche nelle situazioni più sconcertanti. Inoltre i due sono delle vere e proprie anime gemelle nella perversione.
Nella prima parte del libro ci nutriamo di tutta la sua spocchia che lo porterà lentamente ma inesorabile verso il baratro. I compagni del gruppo, Kellan, Matt e Evan non riescono a percepire il suo disagio e rimarranno stupiti quando tutto crollerà.
La seconda parte del libro è fatta di bugie, di fango e di una triste consapevolezza. Griffin si renderà conto di quello che ha distrutto, nella solitudine si troverà a ricostruirsi una nuova vita per cercare di riconquistare tutto ciò che ha perso.
Sicuramente l’ultima parte più dolorosa è quella che ho apprezzato di più, mi è piaciuta l’evoluzione della trama, di come l’autrice abbia gestito gli eventi per non rendere mai nè Griffin, nè la moglie e nè tantomeno il gruppo, i cattivi della storia. Non vi posso svelare molto sulla trama perché mi piacerebbe aveste le mie stesse sorprese ma posso anticiparvi che un personaggio più degli altri saprà aiutare Griffin e sarà decisamente inaspettato.
Le scene di sesso non si contano e in ambienti sempre diversi e originali, la chimica che c’è tra Griffin e Anna è qualcosa che raramente ho letto nei libri, soprattutto in una coppia sposata con figli, bravi, non li ho mai giudicati ma solo invidiati.
‘Nei suoi occhi era comparso quel luccichio avventuroso che avevo imparato a conoscere, e in quel preciso istante compresi che quella ragazza sarebbe stata la mia rovina. Meravigliosa, sexy, arrapata e sempre pronta a divertirsi... in pratica ero io con le tette.’
Leggetelo, ne vale veramente la pena e come dice l’autrice nei ringraziamenti, il mio preferito dei D-Bags è Griffin… escludendo Kellan Kyle.


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