Salve readers, oggi Francesca ci parlerà del primo volume di una nuova serie composta da libri standalone edita da Newton Compton Editori. L'autrice, Roni Loren è al suo esordio Italiano, andiamo subito a scoprire di cosa si tratta.
TITOLO: NON GUARDARMI COSI'
TITOLO ORIGINALE: THE ONES WHO GOT AWAY
SERIE: THE ONES WHO GOT AWAY #1
AUTORE: RONI LOREN
EDITORE: NEWTON COMPTON EDITORI
GENERE: CONTEMPORARY ROMANCE
DATA D'USCITA: 10 OTTOBRE 2019
Categoria: second chance - amici/amanti
Narrazione: terza persona, pov alternati,
Finale: conclusivo
The Ones Who Got Away Series:
2. The One you can't Forget ♦ Rebecca & Wes ♦
3. The One you Fight for ♦ Taryn & Shaw ♦
4. The One for You ♦ Kincaid & ? ♦
Liv e Finn si ritrovano dopo un evento che ha cambiato per sempre la loro vita
Sono passati dodici anni dalla mattina in cui tutto è cambiato per i ragazzi dell’ultimo anno al liceo di Long Acre. I pochi superstiti sono stati soprannominati dalla stampa “i sopravvissuti”. Liv Arias non avrebbe mai pensato di fare ritorno a Long Acre dopo quello che era successo. Ma quando i produttori le chiedono di partecipare a un documentario su quegli eventi, Liv non riesce a dire di no. E così parte per il luogo in cui hanno sede tutti i suoi incubi, terrorizzata all’idea di rivivere quei ricordi. Anche gli altri “sopravvissuti” sono tornati. E tra loro c’è Finn Dorsey, il primo amore di Liv. Scoprire di provare ancora un’attrazione bruciante per lui non era previsto. Anche se Finn è molto diverso dall’affascinante giocatore di football di un tempo: la sua faccia si è indurita e nei suoi occhi verdi non c’è più la minima traccia di innocenza. Ritrovarsi sempre più vicini significa riaprire vecchie ferite, ma forse fidarsi l’uno dell’altra è l’unico modo per recuperare il coraggio di vivere.
Sono passati dodici anni dalla mattina in cui tutto è cambiato per i ragazzi dell’ultimo anno al liceo di Long Acre. I pochi superstiti sono stati soprannominati dalla stampa “i sopravvissuti”. Liv Arias non avrebbe mai pensato di fare ritorno a Long Acre dopo quello che era successo. Ma quando i produttori le chiedono di partecipare a un documentario su quegli eventi, Liv non riesce a dire di no. E così parte per il luogo in cui hanno sede tutti i suoi incubi, terrorizzata all’idea di rivivere quei ricordi. Anche gli altri “sopravvissuti” sono tornati. E tra loro c’è Finn Dorsey, il primo amore di Liv. Scoprire di provare ancora un’attrazione bruciante per lui non era previsto. Anche se Finn è molto diverso dall’affascinante giocatore di football di un tempo: la sua faccia si è indurita e nei suoi occhi verdi non c’è più la minima traccia di innocenza. Ritrovarsi sempre più vicini significa riaprire vecchie ferite, ma forse fidarsi l’uno dell’altra è l’unico modo per recuperare il coraggio di vivere.
Non conoscevo quest'autrice, infatti è il primo libro che pubblica in Italia, ma ero fortemente stuzzicata dalla trama. Già, perché è un pugno allo stomaco: parla di giovani ragazzi sopravvissuti a un attentato in un liceo, più precisamente durante la festa del ballo di fine anno alla Long Acre High School.
Quello che dovrebbe essere il ricordo più bello, spensierato, il punto di svolta nella vita di ragazzi che stanno crescendo diventa il più tragico vissuto, che segnerà le loro esistenze per sempre.
I sopravvissuti si rincontrano dopo dodici anni da questa sventura perché un regista vuole realizzare un documentario sull'evento e ha bisogno delle loro testimonianze. Da qui iniziamo a capire il prima e il dopo, quanto la tragedia abbia influito sul futuro di questi giovani, come le loro aspirazioni e i loro sogni si siano fermati o abbiano preso un’altra strada.
L’inizio è utile per capire bene i personaggi, Finn Dorsey il ragazzo eroe, che viene da una buona famiglia, e Olivia "Liv" Arias la ragazza tosta, figlia di un giardiniere. Sono più che amici, sono le scappatelle di nascosto, sono i baci rubati. Per buona parte del libro questo cliché mi ha messo addosso una certa tristezza, ma non è qui il libro, deve ancora venire fuori tanto.
Liv ha fatto del suo meglio per dimenticare ma tutti quei ricordi tornano quando rincontra Finn, l'unico ragazzo a possedere il suo cuore. Anche se sono passati dodici anni da quando i due si sono visti l'ultima volta, i loro sentimenti continuano a bruciare e un bacio è tutto ciò che serve per riaccendere la fiamma.
Liv non è più la ribelle che vive con passione è diventata una ragazza fragile che si è accontentata. Lotta contro l'ansia e si immerge nel lavoro per evitare di dover affrontare le emozioni e il passato. Nel corso della storia inizia a rendersi conto, però, che il modo in cui sta vivendo la sua vita, la sta solo rendendo infelice e se vuole davvero che le cose cambino dovrà lasciar andare la sua paura. Il messaggio che l'autrice vuol far passare mi ha davvero colpito e penso che sia importante, perché lasciare che la paura guidi le tue azioni non dovrebbe essere un modo di vivere.
Finn è diventato un federale sotto copertura. Questo già ci fa capire come quel giorno drammatico abbia cambiato la sua vita e abbia scelto per lui.
Anche lui lotta con il passato e rimpiange le sue azioni e le scelte che ha fatto quella orribile notte, per questo ha bisogno di redenzione.
Quello che dovrebbe essere il ricordo più bello, spensierato, il punto di svolta nella vita di ragazzi che stanno crescendo diventa il più tragico vissuto, che segnerà le loro esistenze per sempre.
I sopravvissuti si rincontrano dopo dodici anni da questa sventura perché un regista vuole realizzare un documentario sull'evento e ha bisogno delle loro testimonianze. Da qui iniziamo a capire il prima e il dopo, quanto la tragedia abbia influito sul futuro di questi giovani, come le loro aspirazioni e i loro sogni si siano fermati o abbiano preso un’altra strada.
L’inizio è utile per capire bene i personaggi, Finn Dorsey il ragazzo eroe, che viene da una buona famiglia, e Olivia "Liv" Arias la ragazza tosta, figlia di un giardiniere. Sono più che amici, sono le scappatelle di nascosto, sono i baci rubati. Per buona parte del libro questo cliché mi ha messo addosso una certa tristezza, ma non è qui il libro, deve ancora venire fuori tanto.
Liv ha fatto del suo meglio per dimenticare ma tutti quei ricordi tornano quando rincontra Finn, l'unico ragazzo a possedere il suo cuore. Anche se sono passati dodici anni da quando i due si sono visti l'ultima volta, i loro sentimenti continuano a bruciare e un bacio è tutto ciò che serve per riaccendere la fiamma.
Liv non è più la ribelle che vive con passione è diventata una ragazza fragile che si è accontentata. Lotta contro l'ansia e si immerge nel lavoro per evitare di dover affrontare le emozioni e il passato. Nel corso della storia inizia a rendersi conto, però, che il modo in cui sta vivendo la sua vita, la sta solo rendendo infelice e se vuole davvero che le cose cambino dovrà lasciar andare la sua paura. Il messaggio che l'autrice vuol far passare mi ha davvero colpito e penso che sia importante, perché lasciare che la paura guidi le tue azioni non dovrebbe essere un modo di vivere.
Finn è diventato un federale sotto copertura. Questo già ci fa capire come quel giorno drammatico abbia cambiato la sua vita e abbia scelto per lui.
Anche lui lotta con il passato e rimpiange le sue azioni e le scelte che ha fatto quella orribile notte, per questo ha bisogno di redenzione.
Sembra di camminare con loro su un sottile strato di ghiaccio e andare avanti per vedere se questo ghiaccio si inclinerà o si spezzerà. Per tutta la narrazione sono rimasta incollata alla storia senza possibilità di fuga.
La storia d'amore impiega un po' di tempo a svilupparsi perché questi due ragazzi hanno un bagaglio molto pesante da affrontare. C'è molto dolore, lacrime e confessioni, ma alla fine ne vale la pena.
Una delle parti che ho preferito del libro è stato il racconto della forte amicizia femminile. Ho adorato il legame tra Olivia, Rebecca, Kincaid e Taryn e mi è piaciuto il fatto che, nonostante gli anni di separazione, siano ancora in grado di appoggiarsi l'una all'altra. Sono quelle amicizie che hanno in sé la forza del potersi dire tutto, del conoscersi per quello che si è, un’esperienza che si dà quasi sempre per scontata e che poche volte si incontra nella vita.
La storia d'amore impiega un po' di tempo a svilupparsi perché questi due ragazzi hanno un bagaglio molto pesante da affrontare. C'è molto dolore, lacrime e confessioni, ma alla fine ne vale la pena.
Una delle parti che ho preferito del libro è stato il racconto della forte amicizia femminile. Ho adorato il legame tra Olivia, Rebecca, Kincaid e Taryn e mi è piaciuto il fatto che, nonostante gli anni di separazione, siano ancora in grado di appoggiarsi l'una all'altra. Sono quelle amicizie che hanno in sé la forza del potersi dire tutto, del conoscersi per quello che si è, un’esperienza che si dà quasi sempre per scontata e che poche volte si incontra nella vita.
Questo libro non parla dei sopravvissuti, ma dei ragazzi che si sono salvati. Si sarà capito che questa storia mi ha fatto riflettere tanto?
Il focus naturalmente restano sempre Finn e Liv, l’autrice li mette davanti a una scelta, se riunirsi o perdersi di nuovo. Li vediamo interagire come coppia, anche se si ostinano a definirsi una coppia occasionale, senza coinvolgimenti, "come mangiare dei biscotti".
La parte passionale si farà attendere ma vi assicuro che alla fine ne sarà valsa la pena, mi dicevo "quando le metterà le mani addosso ne vedremo delle belle" ebbene sì, le scene di sesso mi sono piaciute. La lettura da qui in poi continua più spensierata, vivendo liberamente il romanticismo e quello che colpisce è la purezza e e semplicità dei protagonisti, si dicono tutto e le loro azioni trasmettono verità nelle parole e nei sentimenti. Per me già questo vale tutta la storia. Ma ci manca il finale e che finale...
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