mercoledì 29 maggio 2019

Recensione: DI TUTTE LE VIRTÙ di VIRGINIA DELLAMORE alias AMABILE GIUSTI


Salve readers, oggi Gabriella ci parlerà di un Historical Romance tutto Italiano. L'autrice è la bravissima Virginia Dellamore alias Amabile Giusti che non manca mai di stregarci con i suoi deliziosi Regency. 
Andiamo a scoprire insieme a Gabriella le caratteristiche di questo suo nuovo Romanzo.

TITOLO: DI TUTTE LE VIRTÙ

AUTORE: VIRGINIA DELLAMORE alias AMABILE GIUSTI

EDITORE: MORE STORIES

GENERE: HISTORICAL ROMANCE

DATA DI USCITA: 22 APRILE 2019

Categoria: Regency
Narrazione: prima persona pov alternati
Finale: conclusivo


Prudence Darcy non fa onore al proprio nome: è ribelle, caparbia, impulsiva e desiderosa di vivere intensamente. La madre fa di tutto per tenere a freno le sue stravaganze e ha imposto a lei e alla figlia maggiore, la dolce e bellissima Hope, di conquistare due facoltosi partiti e di fare due matrimoni eccellenti. Ma Prudence è anticonformista anche in questo: ben lontana dal temere la povertà e il disprezzo sociale, non desidera sposarsi per interesse e, anzi, non desidera sposarsi proprio. Il matrimonio, ne è certa, la priverebbe della libertà di cui ha bisogno più della stessa aria.
È con spirito spericolato, dunque, che Prudence si appresta ad affrontare la sua prima Stagione a Londra. Vuole divertirsi il più possibile, vedere luoghi nuovi e conoscere gente interessante, prima di tornare alla quiete del suo piccolo villaggio nel Derbyshire.
Durante una festa in maschera ai Vauxhall Gardens, la sua fame di avventura pare trovare pane per i propri denti. Lì, infatti, incontra un uomo affascinante che la incuriosisce molto. Subito avverte una profonda affinità fra di loro: entrambi giovani, entrambi squattrinati, entrambi bisognosi di evadere da una vita di regole e rinunce. Se Prudence credesse al colpo di fulmine e non fosse scettica riguardo all’amore in generale, penserebbe quasi di aver perso la testa per il misterioso sconosciuto dagli occhi blu di cui conosce il nome, Lawrence, e poco altro.
Ma Lawrence non è chi le ha detto di essere. Non si chiama neppure Lawrence, e non intende rivelare a nessuno la sua vera identità: quella di Lord Terence Auckland, un duca tutt’altro che povero, con molti ragionevoli motivi per voler mantenere l’anonimato.
Sullo sfondo della Londra del periodo Regency, durante una primavera contraddistinta da imprevisti ora divertenti ora pericolosi, la storia di un legame inaspettato e inaspettatamente forte fra due anime più simili di quanto avrebbero mai immaginato. 
Potrà, però, un’amicizia nata da una bugia trasformarsi in amore?

Prudence Darcy non fa onore al proprio nome: è ribelle, caparbia, impulsiva e desiderosa di vivere intensamente. La madre fa di tutto per tenere a freno le sue stravaganze e ha imposto a lei e alla figlia maggiore, la dolce e bellissima Hope, di conquistare due facoltosi partiti e di fare due matrimoni eccellenti. Ma Prudence è anticonformista anche in questo: ben lontana dal temere la povertà e il disprezzo sociale, non desidera sposarsi per interesse e, anzi, non desidera sposarsi proprio. Il matrimonio, ne è certa, la priverebbe della libertà di cui ha bisogno più della stessa aria.




È con spirito spericolato, dunque, che Prudence si appresta ad affrontare la sua prima Stagione a Londra. Vuole divertirsi il più possibile, vedere luoghi nuovi e conoscere gente interessante, prima di tornare alla quiete del suo piccolo villaggio nel Derbyshire. Durante una festa in maschera ai Vauxhall Gardens, la sua fame di avventura pare trovare pane per i propri denti. Lì, infatti, incontra un uomo affascinante che la incuriosisce molto. Subito avverte una profonda affinità fra di loro: entrambi giovani, entrambi squattrinati, entrambi bisognosi di evadere da una vita di regole e rinunce. Se Prudence credesse al colpo di fulmine e non fosse scettica riguardo all’amore in generale, penserebbe quasi di aver perso la testa per il misterioso sconosciuto dagli occhi blu di cui conosce il nome, Lawrence, e poco altro. Ma Lawrence non è chi le ha detto di essere. Non si chiama neppure Lawrence, e non intende rivelare a nessuno la sua vera identità: quella di Lord Terence Auckland, un duca tutt’altro che povero, con molti ragionevoli motivi per voler mantenere l’anonimato.

Prudence non è bellissima, a differenza della sorella Hope ed è troppo alta. Insomma, difficile che trovi un uomo che la voglia e non solo per l’aspetto fisico. Al contrario del suo nome, Prudence è tutto tranne che prudente. Appena arrivata a Londra con la madre vedova e la sorella per affrontare la stagione che dovrebbe sistemare le finanze della famiglia con un bel matrimonio tra la bellissima Hope e un duca scapolo e ambito, Prudence non trova niente di meglio che prendere a ombrellate un nobile che stava frustando un povero cavallo. 
Ad assistere alla scena proprio lui: il duca ambito: Lord Terence Auckland che rimane colpito da questa coraggiosa ragazza, coraggio che a lui manca succube di una nonna despota che gli ha imposto una rigida educazione da sempre e soprattutto gli propina continui ricatti morali adducendo ragioni di salute e di decoro.


I due si incontreranno ancora e ancora, in rocambolesche situazioni e man mano il giovane Lord diventerà anch’egli coraggioso, volente o nolente, e scoprirà per la prima volta in vita sua di essere innamorato e proprio dell’imprudente Prudence . E vissero tutti felici e contenti come è d’obbligo, e meno male aggiungo io, che di drammi ne abbiamo già abbastanza nella realtà. Come nella famosa citazione di Pretty Woman (bibbia di noi inguaribili romantiche) “lui salva lei così che lei possa salvare lui”. E pure la perfida nonna alla fine dovrà capitolare: Prudence non è poi così male.
Non aspettatevi scene bollenti, la Dellamore non le scrive ma c’è tutto il resto: una scrittura impeccabile perfettamente adatta al periodo storico descritto e soprattutto la straordinaria leggerezza e ironia con cui l’autrice affronta emozioni e sentimenti non sempre semplici da raccontare. Sarebbe facile additare Prudence come incosciente e il povero Terence come vigliacco. La questione è più complicata, più tonda come lo è l’animo umano fin da tempi immemorabili. 
Vivremo insieme a loro, sorridendo molto e molto spesso immedesimandoci i loro dubbi, la scoperta di un sentimento sconosciuto che fa volare le farfalle nello stomaco, le incomprensioni, la scoperta di se stessi prima ancora che dell’altro. 
Che dire? E’ sempre un piacere signora Dellamore. Grazie e alla prossima.


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