Buongiornoooo, la recensione di oggi è di Concetta ed è sul terzo volume della Serie "Connections" di Kim Karr.
Di seguito, a fianco ai titoli degli altri volumi, trovate linkate le recensioni corrispondenti ai libri precedentemente usciti. Buona lettura
TITOLO: CATTIVE ABITUDINI
SERIE: CONNECTIONS #3
AUTRICE: KIM KARR
GENERE: NEW ADULT
EDITORE: NEWTON COMPTON
Serie Connection ANTEPRIMA QUI
1. Avvicinati - RECENSIONE QUI
2. Se te ne vai ti aspetto - RECENSIONE QUI
2.5 Dazed - Inedito
3. Cattive abitudini
3.5 Blurred - Inedito
4. Frayed - Inedito
5. Flawed - Inedito
6. Perfected - Inedito
Il
musicista Xander Wilde pensa che la vita on the road sia perfetta per
lui, almeno fino a quando la sua band non lo molla poco prima di
iniziare il tour in giro per l'America. Ma tutto il male non viene per
nuocere: sarà proprio così che ritroverà sulla sua strada Ivy Taylor,
l'unica ragazza che abbia mai davvero amato. Dopo la dolorosa fine della
loro storia, anche lei ha cominciato a lavorare nel mondo della musica.
Adesso, però, sta per diventare una grande popstar e ha appena
annunciato il fidanzamento ufficiale con il suo agente, Damon Wolf.
Xander sa che, appena saranno in tour insieme, lui e Ivy non riusciranno
a resistere molto a lungo all'attrazione reciproca che ancora provano
l'uno per l'altra. E Damon non è disposto a lasciarla andare tra le
braccia del suo rivale. E poi conosce dei terribili segreti sul loro
passato che possono rovinare la carriera di entrambi...
Quando sento parlare "benissimo" di una serie o di un libro, un semaforo a luce arancione inizia a lampeggiare nella mia testa.
Può capitare che i libri più osannati, quelli in cui riponi le più rosee aspettative, si trasformino poi o in fregature colossali o in libri canonici che di entusiasmante, soprattutto da noi in Italia, non hanno neanche la cover.
Il libro in questione è uno di quelli su cui si sprecano le recensioni positive, che piovono soprattutto da oltreoceano, ma che a me non ha lasciato nulla.
La storia, che ricordiamo fa parte di una serie (che già non brillava in quanto a originalità), è la terza della saga e ci porta nel mondo di Xander e Ivy.
Innamorati persi fin da bambini, i due giovani, che si erano allontanati a causa di un'amara bugia, si ritrovano, 12 anni dopo, quando il destino decide di far riallineare le loro strade.
Entrambi maturi, entrambi con carriere musicali avviate, ma ormai troppo diversi e con un vissuto diverso da quello che si aspettavano.
Basta uno sguardo ed entrambi capiscono che quei dodici lunghi anni di lontananza si sono improvvisamente congelati a quel giorno in cui c'era un "noi" e in cui potevano ancora rivendicare l'uno la proprietà dell'altra.
Ma ora Ivy ha un'altra persona accanto, un uomo che la accompagna sia nel privato che nella carriera, abbattere tutti gli scudi che ha faticosamente intessuto non sarà facile.
Attraverseranno momenti di phatos estremo alternati ad allontanamenti repentini ma finiranno per sentirsi, anche distanti, legati da un filo sottile che li tiene uniti.
(Rivedremo anche i protagonisti dei due libri precedenti che aiuteranno Xander nella sua carriera musicale).
Ivy, ad un certo punto, si unirà alla band di Xander, e questo li porterà a riavvicinarsi ancora di più...
E si sa, la paglia accanto al fuoco brucia.
Il loro ritorno di fiamma sarà immediato e li ricatapulterà nel passato, portando uno scombussolamento che si ripercuoterà nelle loro vite.
Saranno costretti a prendere decisioni, non sempre felici, e questo minerà anche il loro futuro, fino ad arrivare poi alle battute finali del libro.
Insomma una trama classica per una storia d'amore, oserei dire tradizionale.
Se siete arrivati fin qua mi preme avvisarvi che adesso, nello scrivere le mie considerazioni personali, sarò costretta a spoilerare per poter chiarire quale lacune ho riscontrato e quali considerazioni mi hanno portato a non apprezzare appieno questo libro.
******SPOILER ALERT******
******SPOILER ALERT******
Iniziamo dalla storia che ho trovata abbastanza piatta, con i classici ragazzini che si innamorano e poi si allontanano fino a ritrovarsi anni dopo con la consapevolezza che i loro sentimenti sono rimasti immutati nel tempo. Ma non riesco a non domandarmi come hanno potuto trascorrere tutti quegli anni lontani.
Ma ritorniamo al vero motivo che mi ha portare a classificale questo libro come: carino sì... ma estremamente banale.
Il motivo alla base dell'allontanamento passato dei due giovani è molto debole a mio avviso, è pur vero che Xander aveva subito questa grave perdita e quindi non aveva le rotelle del cervello tutte in fila, ma far credere qualcosa che non è solo per far allontanare l'altra persona, e salvarla come dice lui, rende tutto il contesto molto insulso.
L'autrice avrebbe potuto creare un motivo più forte, dato che la tragedia l'aveva tracciata bene, poteva continuare con qualcosa di deciso, personalmente quando ho scoperto il perchè Xander avesse allontanato Ivy ho esclamato: "Tutto qua?? Pensavo che come minimo avesse ucciso qualcuno"... xd.
Bypassando questo momento poco incisivo, parliamo del loro riavvicinamento: questi due non si vedono da 10/12 anni, ne sarà passata di acqua sotto i ponti, avranno avuto altre storie, altri amori, ma come i loro occhi si incrociano, booom, ecco, love is in the air... (sento quasi la canzoncina nelle orecchie).
Ma dai, insomma, un po' di realismo, questi, dopo 12 anni, si guardano e capiscono di amarsi ancora? Per me è utopia.
Ma andiamo pure avanti, lei attualmente, al suo fianco ha il classico viscido cinquantenne, che ama circondarsi di giovani strafighe che vivono mantenendo un profilo basso, (Ivy è anche bionda, ed ecco che implicitamente ricadiamo nei soliti luoghi comuni) per manovrarle meglio ovviamente, il classico uomo che ama indicare anche in che modo posizionare il viso nelle foto profilo... (la femminista che vive in me si percuote il petto a mo' di scimmietta).
Il fato vuole che lo stesso compagno/manager di Ivy abbia anche dei conti in sospeso con Xander e che resosi conto dell'improvvisa attrazione tra la sua donna e Xander, inizi a trattarla come una burattina senza nerbo.
E lei all'inizio lo lascia anche fare per poi abbandonarlo, finalmente, e ritornare da Xander che l'accoglierà a braccia aperte nella sua vita.
Il romanzo procede con i soliti convenevoli e clichè che ultimamente si ripetono un po' troppo spesso nei libri.
Fino ad arrivare alla parte che ha fatto cascare la mia mascella: il giorno prima erano tutto amore e coccole e la sera dopo lei se ne ritorna dal viscido compagno, sapendo tutto quello che aveva combinato ecc. ecc. per un motivo che più banale non può essere: pensa di tutelare Xander. Dalle mie parti se voglio tutelare una persona combatto al suo fianco, non me ne vado mica in luna di miele "bianca" con l'uomo che sta rovinando la vita dell'uomo che amo!
Questo mi ha fatto veramente dubitare della mia sanità mentale o di quella di Ivy.
Sarei voluta entrare nel libro e urlarle: Svegliaaaaaa!...
Il cervello quando serve dove lo riponete?!? Nell'indifferenziata o nell'umido??
Mi son cadute le braccia.. ma il bello è, che poi lui se la riprende col sorriso sulle labbra (ricordatevi sempre la canzoncina : love is in the air) come se nulla fosse successo... haaa l'ammore.
Ma il clou, il non plus ultra di tutte le scene, arriva sul finale, vi prego se leggete questo libro, fatemi sapere, perché ci penso da giorni, ho avuto bisogno del gruppo di sostegno...
Dunque lui la riaccoglie ma con una piccolissima "condicio sine qua non", ossia un veto per lui importantissimo: niente rapporti intimi, se prima lei non chiude definitivamente il capitolo col suo ex.
Ok direte voi, e qual è la cosa strana?
La cosa strana, e perdonatemi se continuo a spoilerare (lettrici avvisate, lettrici salvate) è che alla fine tanto casti non restano, anzi, non restano casti per nulla, non sarebbe stato meglio, allora, omettere questa condizione?
In sostanza, l'intero libro non ha sortito l'effetto sperato, niente cuori amore e canzoni, niente felicità, ho trovato il contesto trito e ritrito, i personaggi non mi hanno coinvolta, lui troppo succube di lei, in alcuni punti anche troppo e lei una donna che ha poco carattere e quando lo tira fuori lo usa anche male.
Non ho nulla da contestare sul modo di scrivere, per carità, tutto fila ma è proprio la lettura che mi ha annoiata
Il mio voto finale si avvicina a tre stelle, ma per il modo di scrivere dell'autrice e perché non ho trovato errori , se dovessi basarmi solo su quello che il libro mi ha trasmesso a livello di emozioni, non ci arriveremmo nemmeno.
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