venerdì 17 luglio 2015

RECENSIONE: DIMMI CHE SEI MIO "Mistery man series - Dream man series #2" di KRISTEN ASHLEY



Baby... che dirvi, questo libro lo abbiamo atteso e letto subito in due e ci siamo trovate d'accordo su tutta la linea, mi vien da piangere per l'occasione persa... Buona recensione... che peccato... 


TITOLO: DIMMI CHE SEI MIO

AUTORE: KRISTEN ASHLEY

EDITORE: NEWTON COMPTON EDITORI

SERIE: MYSTERY MAN SERIES #2

GENERE: EROTIC ROMANCE SUSPENSE

Mistery man series - Dream man series ANTEPRIMA SERIE QUI
1. Non Dirmi di No RECENSIONE QUI 29 Gennaio 2015
2. Dimmi Che Sei Mio 09 Luglio 2015
3. Ti prego dimmi di sì 24 Marzo 2016
4. Motorcycle Man
     ***Da qui parte una nuova serie ANTEPRIMA SERIE QUI


Mentre sta allestendo la vetrina del suo panificio, la campanella sopra la porta suona e Tess O’Hara vede comparire l’uomo dei suoi sogni. Dopo soli trenta secondi lui la invita a bere una birra e lei accetta senza pensarci troppo. Tra di loro tutto sembra molto naturale e spontaneo, ma quattro mesi dopo l’inizio della loro storia, Tess scopre che Brock è un agente sotto copertura dell’Agenzia Federale Antidroga, e che sta indagando sul suo ex marito, probabilmente coinvolto in traffici poco puliti e decide di mollarlo. Ma Brock non è affatto d’accordo. Ha passato anni nel ventre di Denver, a contatto con la feccia della società. E dopo quattro mesi trascorsi con Tess, che è dolce come le torte che prepara, finalmente riesce a godersi qualcosa e non è intenzionato a lasciarla andare soprattutto dopo che ha saputo che Tess cela un pesante segreto. Sarà lui l’uomo che la aiuterà a stare bene. Ma Brock non ha calcolato tutto: il rientro in scena della sua ex e dell’ex di Tess e mantenere la calma sarà davvero un missione impossibile…




Chi mi conosce sa che difendo a spada tratta i libri, secondo me non esistono libri diseducativi, ognuno è libero di scrivere quello che vuole, sta all’intelligenza di chi legge poi decidere se piace o meno, se il libro è buono o meno, insomma: detesto la censura e l’autocensura ancora di più.

Ma le regole, se dio vuole, hanno sempre le eccezioni. 

Questo, per me (sempre a mio parere, lo dico una volta sola, diamolo per scontato visto che scrivo io sennò lo scriveva un’altra ed era il suo, di parere...) è un libro diseducativo. 

E lo è nel modo più subdolo, come la vecchia DC di tanti anni fa che mostrava la donna come l’angelo del focolare. Ora, focolari non ce ne sono più ma qualcuno, in questo caso Kristen Ashley cerca di propinarci una figura femminile come la vorrebbero la maggioranza dei maschi imbecilli: brava in tutto, a letto come in cucina, bella, sexy, ordinata sempre, pronta all’uso e al sacrificio supremo anche quando non ce n’è necessità.




Ma che è successo alla Ashley? Ha preso una botta in testa? Perchè il primo libro non era male, c’era un po’ di thriller, un po’ di sesso, un macho, una ragazza simpatica e divertente. E la scrittura sciolta, veloce, originale rimane anche in questo libro ma la trama... oddio la trama. 

Dimmi che sei mio inizia quando i giochi sono già fatti, parte col botto, lei sta a letto con lui e poi si scopre che lui altri non è che un agente dell’antidroga che la sta tenendo sott’occhio (molto sott’occhio, pure troppo). La scena è la solita, lei è delusa, lo lascia, lui di presenta a casa sua dopo tre mesi e le dice “Baby... tu sei la mia donna...”. E già sul “baby” una pensa che potrebbe essere il caso di tirargli un oggetto contro-un-dente ma poi penso che siamo negli Usa e va beh... il femminismo è finito, Gabri, rassegnati.

E poi parte una storia che non si capisce. La Ashley ci racconta i cazzi e i mazzi della famiglia di lui, scopriamo che ha avuto due (diconsi due!) figli da una stronza galattica, che Tess è stata sposata con un trafficante di droga che l’ha pure picchiata e violentata e che ancora insiste per tornare insieme. 

La solita storia: i buoni contro i cattivi. Dove i buoni lo sono in assoluto, senza sfumature di alcun genere e pure i cattivi non scherzano. 
Lui si limita a grugniti, incazzature, frasi a effetto, altri grugniti, spande elettricità nell’aria con un solo sguardo e si nutre di bistecche alte due dita come nella migliore tradizione del West. Meno male che è bello sennò era da prendere a roncolate.


Ma chi veramente è insopportabile è Tess. Proprietaria di una fiorente pasticceria, 43 anni, si ritrova a dover gestire due case, due frigoriferi, a cucinare per un esercito, a preparare colazioni che manco al Ritz, a comperare camicie da notte sexi, a sfornare torte di carote e a fare sesso orale pacificatore quando lui è incazzato con la ex (lo dice proprio), e comunque tutte le sere, tutte, dopo giornate di dodici ore di lavoro, dopo cene, pranzi, colazioni, dopo che ha comperato 200 regali per Natale per tutta la famiglia di lui (che della sua si sa niente e meno male), dopo aver addobbato due (!) alberi di Natale e aver un armadio di carta da regalo perfettamente ordinata (!!) riesce pure ad avere un paio di orgasmi. 
Ahh... dimenticavo: il rapporto con i figli di lui è a dir poco idilliaco e nella sua pasticceria ha pure assunto altre due parenti di lui.
Insopportabile, odiosa, farebbe sentire inadeguata pure Wonder Woman. E come se non bastasse alla fine riesce pure a mettere a KO il suo rapitore, perchè la ragazza, tra un impegno e l’altro ha fatto pure kick boxing (o come cavolo si scrive). Anche in questo caso lui è un uomo inutile :D La ex moglie poi risolve pure andando a vivere a migliaia di chilometri di distanza e mollando i figli alla coppia felice. 
Allora, mie giovani lettrici: NON ESISTONO DONNE COME TESS e se esistessero bisognerebbe internarle perchè sono deleterie. 
Lo consiglierei? Ma no.


5 commenti:

  1. concordoooooooooooooo con te Gabriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, il primo libro non si batte per ora

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  2. Oddio!!! Non lo comprerò allora...mi fido dei vostri giudizi che nella maggior parte dei casi sono in linea con i miei...Che delusione..avevo grandi aspettative per questa serie..spero che il libro di Lawson sia migliore visto che il primo non mi aveva colpito in modo particolare a parte l'epilogo stupendo..vedremo

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    1. Anche io Valentina avevo grosse aspettative, infatti mi ci sono fiondata appena uscito

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  3. concordo in pieno con la recensione, il primo libro l'avevo trovato spassoso,ma con questo mi sono fatta due palle... non finiva piu' e poi la famiglia di lui sempre in mezzo alle scatole. speriamo che con il terzo libro si riprenda

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    1. Speriamo Leti... che occasione persa, lei ha davvero una scrittura ironica non indifferente... peccato...

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