lunedì 20 aprile 2015

RECENSIONE: NON MERITI UN MINUTO IN PIÙ DEL MIO AMORE "La trilogia delle bugie #1" di ELISA GENTILE


La recensione di stasera è su un libro che molte abbiamo letto in versione self, approdato alla case editrice ora torna rivisto e corretto e chissà come si presenta. Scopriamolo.

TITOLO: NON MERITI UN MINUTO IN PIÙ DEL MIO AMORE

AUTORE: ELISA GENTILE


SERIE: LA TRILOGIA DELLE BUGIE #1

GENERE: EROTIC ROMANCE

CASA EDITRICE: NEWTON COMPTON


La serie ANTEPRIMA SERIE QUI
1. Non meriti un minuto in più del mio amore - Nebbia 02 Aprile 2015
2. Ti amo perché sei bugiardo - Buio RECENSIONE QUI 08 Ottobre 2015
3. ? - Luce




Selvaggia ha sedici anni ed è la figlia di un noto petroliere italiano e di una ricca americana. Troppo presi dal lavoro e occupati a tradirsi reciprocamente, i suoi genitori non si sono mai interessati a lei. È cresciuta sola, nella sfarzosa casa di Manhattan, affidata alle cure amorevoli di Amelia, la governante. Jayden ha ventotto anni, è un ragazzo ricco, bello e determinato, anche se nel suo recente passato c’è un dolore che lo ha messo a dura prova. Quando Jayden vede Selvaggia a Central Park, viene colpito dai suoi modi eleganti, ma anche dalla sua acerba sensualità, ma non ha il coraggio di parlarle. I giorni passano e finalmente Jayden riesce ad avvicinarla. Inizia un romantico corteggiamento fatto di viaggi, cene romantiche e incontri molto sensuali. Nonostante l’attrazione che prova, Selvaggia, ancora sedicenne, è vergine e non vuole lasciarsi andare. Nel frattempo il passato di Jayden torna a bussare alla sua porta. E il suo passato si chiama Monya…











Alzi la mano chi non ha letto la versione self di quest’opera (NEBBIA – primo volume della trilogia delle bugie) a cui la Casa Editrice ha cambiato il titolo in NON MERITI UN MINUTO IN PIÙ DEL MIO AMORE. Ebbene lo ammetto io non mi ero fatta tentare da questa trilogia, poi sapendo dell’acquisto dei diritti di pubblicazione ho ritenuto opportuno leggere la versione veduta e corretta da professionisti del mestiere. Bene, fatta la premessa posso dire la mia.



Cominciamo dal titolo che io vedrei bene come NON MERITI UN MINUTO IN PIÙ DEL MIO TEMPO, perché è stata, per me, una lettura estenuante, lunga e a tratti noiosa. Mi sono trascinata il libro per due settimane, in assoluto la lettura più lunga da che leggo per hobby. La storia credo la conosciate tutti, non mi dilungo a raccontarvela, anche perché per mia somma gioia non so ancora come finisca, dato che si tratta anche in questo caso di 3 volumi distinti, aggiungerei che forse è meglio far passare del tempo prima di incontrare nuovamente Jayden & Selvaggia.





Arriviamo al libro: un prologo infinito, che trovo anche un po’ insensato visto che troverà risposta solo nei libri successivi, questo forse è più giusto in libri autoconclusivi, ma io sono una lettrice e non una editor, pertanto mi attengo a ciò che leggo. Ho trovato questo romanzo molto –troppo- ripetitivo: se mi descrivi la scala in metallo in quelle infinte 9 pagine di prologo, non serve che mi ridescrivi l’appartamento di Jayden e la suddetta scala anche quando Selvaggia lo vede per la prima volta. Così per molti altri aspetti, va bene doversi immaginare l’ambientazione, ma non è che soffro di Alzheimer. Sempre in termini di ripetizioni riconosco all’autrice che il suo maschio non grugnisce come molti altri, ma cavoli ruggisce più di un leone circondato da femmine in calore! Credo che abbia ruggito almeno un paio di volte ogni capitolo. Altra nota dolente la descrizione di Selvaggia, com’è che una ragazza dalla mani piccole, minuta, descritta dallo stesso Jayden molto più piccola di lui (tanto che a un tratto mi immaginavo mani di bambina) indossa una gonna e MAGIA: per mostrare le gambe lunghe! I luoghi comuni sono duri a morire. 

Parliamo dei protagonisti, anche loro sono stati un qualcosa che mi ha lasciato molto perplessa. Analizzo Jayden e mi chiedo come un uomo come lui: fatto, adulto e abituato a Donne vere, Donne inteso come donne adulte (non solo d’età), abbia perso la testa per una bimbetta. Questa cosa non mi è chiara, e non la digerisco soprattutto, non tanto per la dozzina di anni che li separa, ma proprio per questa attrazione, questo interesse di lui nei confronti di lei, ammetto che per tutto il tempo ho pensato che in realtà ci fosse qualcosa sotto per tanto coinvolgimento, poi invece proseguendo con la lettura lui si dimostra davvero preso da Selvaggia, e mi ritrovo a fare i conti coi pensieri di un adolescente più adolescente di lei. A 28 anni, a capo di una società come la sua dovrei avere di fronte un uomo, pensieri da uomo. Beh, lui NO! 

Selvaggia invece per molti aspetti è stata caratterizzata proprio con le fisse mentali e i pensieri delle sedicenne che è, ma in un paio di occasioni l’avrei presa a sberle, belle forti.






Per quel che riguarda la storia in sé, l’ho trovata abbastanza piatta, fino alle ultime 50 pagine non ho visto altro che episodi della loro vita amorosa né divertenti né cruciali, con il povero Jayden che continua sempre a provarci, e la timida Selvaggia che sul più bello si ritrae. Forse poteva essere asciugato e ridotto, visto che dopo un paio di episodi di lui che va in bianco abbiamo tutti capito l’antifona.

Non voglio asfaltare la scrittrice (anche se credo di averlo fatto) ma in questa storia non mi ha coinvolta, ho spesso avuto voglia di spegnere il tablet e fare altro, i personaggi che mi aspettavo dovevano essere un adulto e una ragazza adolescente che ragiona da adulta, invece ho trovato più pensieri e menate adolescenziali qui, che in libri di genere YA.

E permettetemi un'ultima considerazione. Sono perplessa dall'ostinazione dei nostri scrittori a voler ambientare libri oltreoceano (perché fa più cool? Perché la storia ambientata negli Usa è più attraente?) Beh, se lo fate, credo sia importante raccogliere qualche informazione e parlare con cognizione di causa, perché Selvaggia a 16 anni legalmente non può avere rapporti con Jayden, di dodici anni più grande, senza rischiare di cacciarlo in guai seri. E inoltre Jayden la definisce la sua fidanzata, termine che in America viene usato per indicare che è stata fatta la proposta con tanto di anello, quindi fidanzata=promessa sposa, e non mi pare che sia questo il caso. Saranno sottigliezze, piccoli particolari, ma per me son stati fastidiosetti. Forse se la storia e i personaggi mi avessero coinvolto di più avrei potuto non notarlo, ma ahimè, non è stato così.

Concludendo, vi consiglierei di leggerlo? Se avete già letto la versione self e non siete accaniti lettori delle versioni rieditate, credo possiate leggere tranquillamente altro, se invece ancora non avete conosciuto Jayden & Selvaggia, credo sia una lettura da fare quando la trilogia sarà interamente editata, in modo da poter seguire senza intoppi la storia, dato il finale col cliffhanger, che lascia molto spaesati.


2 commenti:

  1. Io ho letto la versione Self e credo di essere completamente d'accordo con te. Non ho nemmeno letto i seguiti. Pensavo però di essere l'unica a considerare questi libri come noiosi. Brava Chiara!

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    1. Paola io li leggerò, nonostante tutto voglio sapere come andrà a finire, e non nego di voler scoprire fino a che punto si rasenti l'assurdo ;)

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